IL COMMISSARIO NAZIONALE CUTTAIA HA VISITATO L’AZIENDA DI PIETRO RUSSO, RICOSTRUITA DOPO I DANNI DELLA CAMORRA
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si è svolta a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nell’azienda di Pietro Russo – l’imprenditore che ha denunciato le richieste di “pizzo” – la prima iniziativa organizzata dalla FAI (Federazioni delle Associazioni antiracket e antiusura Italiane) antiracket per sottolineare l’impegno del movimento antiracket nel contrasto alla violenza del clan dei casalesi. All’iniziativa era presente il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Domenico Cuttaia.
Si tratta della prima di una serie di iniziative per ricordare alcuni tragici eventi che hanno riguardato gli imprenditori della provincia di Caserta che si sono opposti con coraggio al racket mafioso del clan dei casalesi denunciando i tentativi di estorsione.
Sono intervenuti: il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto; il presidente della FAI Antiracket Santa Maria Capua Vetere, Pietro Russo; il presidente della FAI Antiracket Campania Luigi Ferrucci; il Coordinatore del Comitato don Peppe Diana Valerio Taglione; il referente di Libera Caserta, Gianni Solino; il presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone. Anche Tano Grasso, Presidente nazionale della FAI era presente all’evento alla quale hanno preso parte anche un gruppo di studenti e scout oltre che i rappresentanti locali delle forze dell’ordine.
Il prossimo appuntamento è per mercoledì 16 maggio alle 10 a Castel Volturno, località Baia Verde, in piazzetta Domenico Noviello. È prevista la commemorazione nel luogo in cui venne ucciso l’imprenditore il 16 maggio 2008 da un commando camorrista. A seguire, presso la sede della FAI antiracket Castel Volturno, dibattito alla presenza, tra gli altri, del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho.