IDEE IN COMUNE, BOVIENZO: “LA COMUNITA’ VUOLE CAMBIAMENTI”

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Rossella Bovienzo 280x300 IDEE IN COMUNE, BOVIENZO: LA COMUNITA VUOLE CAMBIAMENTISAN TAMMARO – La continuità, soprattutto quella amministrativa, può essere considerata un pregio fino a farne, persino, una bandiera? Questo è il richiamo cui si appella il candidato a sindaco di San Tammaro, Ernesto Stellato, in testa a “Le Rondini”. In linea di continuità, appunto, l’aspirante fascia tricolore intenderebbe proseguire sulla via tracciata dal sindaco uscente, Emiddio Cimmino, reputandola meritevole di apprezzamento e favore da parte della cittadina. Un concetto, quello della continuità, che cova in seno numerose insidie. Qualcuno dovrebbe ricordare che la vittoria di Cimmino alla precedente tornata, non ha visto quella componente conquistare l’alloro con una maggioranza bulgara. Il che, tradotto in termini pratici, significa che almeno una metà di tammaresi – anche di più se contiamo gli astensionisti – non attende altro che mettersi in fila alle urne per dare sostanza al proprio dissenso, agli appelli inascoltati e ai disagi patiti quotidianamente: e già questo è un solido elemento di crisi. A rimarcare alcuni aspetti che sembrano sfuggire al capo de “Le Rondini”, ci pensa l’avvocato Rossella Bovienzo, candidata alla fascia tricolore per la lista, “Idee In Comune”: “La campagna elettorale rappresenta il momento di vero confronto con i cittadini. Per questo, forse, occorre rammentare alcuni aspetti nient’affatto secondari, che il popolo dei votanti tiene ben presente. Il primo punto, infatti, sta tutto nella platea dei firmatari di consensi. La nostra comunità chiede un cambiamento, un vigore nuovo, un’inversione di tendenza e non sembra proprio entusiasta della sbandierata continuità. Poi ci sono i veri temi della quotidianità che preoccupano i cittadini – prosegue la Bovienzo -. La sicurezza in primis, che, purtroppo, non sarà di certo assicurata da due o da dieci telecamere in più, il cui effetto invasivo corre il rischio di minare la nostra privacy. E ancora, l’occupazione giovanile e la costante crescita di famiglie in difficoltà; la nefasta presenza di discariche, anche abusive, sul territorio che ne mortificano la naturale vocazione; la caotica questione del mercato ortofrutticolo; la dolorosa situazione della viabilità sulla Nazionale Appia; la piscina comunale resa fruibile per poche settimane all’anno; l’abbandono nel degrado del centro polifunzionale; la mancanza di una sala consiliare adeguata che incoraggi la partecipazione dei cittadini alle sedute d’assise. Sulla questione della nuova scuola, non volevano fare nemmeno quella? Peccato che sia rimasta monca della palestra, va rilevato che la sua edificazione era un atto dovuto alla comunità e che farne fiore all’occhiello dell’attività amministrativa appare ai cittadini piuttosto azzardato. Sullo sciorinato Real Sito di Carditello, invece, solo alcune domande: “Dov’è San Tammaro? Non doveva essere il volano di una nuova economia che coinvolgesse i giovani del territorio?” Fino a questo momento sembra che a goderne siano tutti, tranne che i cittadini di San Tammaro. Ecco, queste sono solo alcune delle questioni che mettono in discussione la continuità ed è anche su questi aspetti che insieme alla mia squadra, interverremo con il nostro programma. San Tammaro ha bisogno di concretezza; di chiacchiere ne ha avute già abbastanza”. Circa la condotta amministrativa della giunta uscente, poi, c’è chi ancora s’interroga sulla fuoriuscita dalla maggioranza dell’avvocato, Rossella Bovienzo, il cui eccezionale risultato elettorale già allora recava con sé un messaggio importante. In quell’espressione a favore della Bovienzo, infatti, c’era l’appello al cambiamento che, a quanto pare, non solo non è stato colto, ma è stato persino umiliato. Insomma, sarà l’elettorato a stabilire il valore di una certa continuità.