“LA RELAZIONE DI MARTINA CRITICA SUI FATTI DEGLI ULTIMI GIORNI, HA SMONTATO CHI SOSTENEVA UN’INTESA GIÀ PRONTA TRA PARTE DEL PD E M5S E HA DETTO UN CHIARO NO ALL’ACCORDO CON SALVINI E BERLUSCONI”
ROMA – “Dispiace notare che i media stamattina danno una lettura di quanto accaduto in direzione nazionale del Pd non del tutto corrispondente alla realtà.
Io ero presente e vorrei chiarire alcuni punti che noi abbiamo ritenuto cruciali nella relazione del segretario reggente, punti che ci hanno indotto a confermargli la fiducia”.
Esordisce così Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale del Pd, dopo la lettura dei giornali e dei resoconti sulla direzione di ieri pomeriggio.
“La relazione infatti, pur pacata, è stata altresì molto critica su quanto è accaduto negli ultimi giorni ed ha marcato la necessità di una discontinuità con la gestione precedente.
Ha smontato la vulgata comune che vedeva una parte del Pd già d’accordo ad un governo Di Maio, ribadendo invece che la delegazione trattante aveva semplicemente accolto, come era doveroso che fosse, l’invito del Presidente della Repubblica a verificare la possibilità di punti di convergenza programmatica. L’apertura sarebbe stata peraltro utile per evidenziare le contraddizioni del M5S proprio sui punti programmatici. Pertanto ha ritenuto che l’intervista di Renzi, che ha reso vano il tentativo, peraltro concordato con tutti i dirigenti, fosse quantomeno inopportuno e delegittimante il lavoro da lui svolto.
Procedendo nell’analisi della gravissima sconfitta, che noi attendiamo dal 5 marzo, il segretario reggente ha dichiarato nella sua relazione che bisogna smetterla di dar la colpa della sconfitta ai cittadini che non hanno capito, pur dovendo sottolineare tutto quanto di buono i governi a guida Pd hanno fatto.
Occorre fare al più presto un congresso, nel quale ritrovare l’identità di un partito che, sebbene stia attraversando un momento complicato, resta l’unico nel quale si discute democraticamente.
Altro punto cruciale della relazione è il fermo e deciso no a qualsiasi ipotesi di appoggio a governo di centro destra, a qualunque guida, Salvini, Berlusconi o chicchessia. Molti interventi, autorevoli, hanno concordato con la sua linea. Nella replica finale ha infine chiesto la fiducia su un mandato pieno a seguire le indicazioni che indicherà il Presidente della Repubblica.
A questo punto noi abbiamo immediatamente ritirato il nostro punto all’ordine del giorno, mentre la maggioranza ha opposto qualche resistenza nel ritirare il documento presentato da Guerini, contestato il giorno precedente. Alla fine, la direzione ha accolto la proposta di Martina di votare soltanto la sua relazione”, continua Sgambato che poi si interroga:
“A questo punto mi chiedo perché parlare di capitolazione della minoranza, di vincitori e di sconfitti?
Penso invece che ieri il partito abbia dato prova di maturità e soprattutto e di voler davvero cambiare rotta. Abbiamo le risorse per ricominciare e riconquistare i voti persi nelle ultime elezioni.
Basta solo non fare più gli errori del passato”, conclude la rappresentante dell’area Orlando.