CASERTA – In merito a quanto avvenuto ieri alla maratona (LEGGI I FATTI) , il dottore Giuseppe Messina ha aggiunto questa mattina sulla sua pagina facebook il seguente post.
“Il comportamento del colonnello (pare che sia in effetti un tenente colonnello) nel corso della maratona di ieri, a mio giudizio, costituisce una violazione grave al Codice Penale Militare di Pace. Altro che malcostume.
“1) Libro primo – dei reati militari, in generale
Titolo III – Del reato militare
Capo II – Circostanze del reato militare.
Art. 47. Circostanze aggravanti comuni.
Oltre le circostanze aggravanti comuni prevedute dal codice penale, aggravano il reato militare, quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze aggravanti speciali, le circostanze seguenti:
l’essere il militare colpevole rivestito di un grado o investito di un comando;
l’avere commesso il fatto alla presenza di tre o più militari, o comunque in circostanze di luogo, per le quali possa verificarsi pubblico scandalo;
2) Libro secondo – Dei reati militari, in particolare
Titolo II – Dei reati contro il servizio militare
Capo II – Dei reati contro militari in servizio.
Art. 140. Forzata consegna.
Il militare, che in qualsiasi modo forza una consegna, è punito con la reclusione militare da sei mesi a due anni…..
Art. 146. Minaccia a un inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri.
Il superiore, che minaccia l’inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, ovvero a compiere o ad omettere un atto inerente al proprio ufficio o servizio, è punito con la reclusione militare da sei mesi a cinque anni.”.
Ecco la traduzione dei fatti di ieri sul piano strettamente giuridico.
Cosa faranno le autorità militari? Puniranno un soldato che ha fatto il suo dovere? O l’ufficiale che crede di essere al di sopra della legge?”