GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI IN PROVINCIA DI NAPOLI 45.000 LITRI DI ALCOOL INTRODOTTO IN ITALIA IN EVASIONE DI IMPOSTA

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Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti una pattuglia su strada del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha intercettato un carico di alcool per uso alimentare introdotto in Italia intotale evasione di imposte, sottoponendo a sequestro oltre 45.000litri di prodottoe l’autoarticolatosu cui ha viaggiato il carico.

 

IFinanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza diCaserta nella prima mattinata odierna hanno individuato lungo la strada statale Nola-Villa Liternoun autoarticolatosospettoche hanno seguito a distanza al fine di verificare il luogo di destinazione, vedendolo poi terminare la propriacorsa a Mariglianella (NA) in un piazzale sito in un’area agricola dove insisteva un capannone senza alcuna insegna commerciale.

 

I militari operanti hanno, pertanto, monitorato per alcuni minuti l’automezzo per capire latipologia del carico trasportato e, avendo riscontrato che l’autista – risultato poi un soggetto di nazionalità slovena, S.S. (classe 1969) -unitamente ad altre 2 persone ivi presenti avevaavviato le operazioni di scarico, hanno deciso di accedere presso l’area percontrollare la liceità della merce e l’effettiva rispondenza del sito rispetto al luogo di destinazione indicato sui documenti di trasporto della merce.

 

A seguito delle attività ispettive è, quindi, emerso che si trattava di 24 cubi di polietilene della capacità di 1000 litri cadauno contenenti alcool etilico destinato alla produzione di bevande alcoliche mentre dalla documentazione ditrasporto (CMR) risultava glucosio liquido (quindi prodotto qualitativamente del tutto differente e non sottoposto ad accisa) da scaricare, peraltro, in un luogo completamente diverso, presso un’azienda con sede in altra provincia campana.

 

Inoltre, nel corso della successiva perquisizione del capannone antistante al piazzale, le Fiamme Gialle casertane hanno rinvenuto ulteriori, numerose taniche di alcool già lì stipate, per le quali i soggetti presenti, due napoletani B.A. (classe 1965) e M.A. (classe 1968), non sono stati in grado di fornire alcuna spiegazione né di esibire alcuna documentazione giustificativa in merito alla loro origine o provenienza.

 

In particolare, su centinaia diconfezioni di latta da 18 litri cadauna era apposta un’etichetta che attestava falsamente che il contenuto era costituito da olio di girasole prodotto in Bulgaria, mentre all’interno era contenuto sempre alcool, evidentemente illecitamente così occultato per la successiva vendita in nero agli esercenti commerciali destinatari finali del prodotto illecito.

 

Nello stesso capannone sono state trovate e sequestrate anche due elettropompe utilizzate per il travaso del prodotto dalle cisternealle lattine.

 

Per quanto riguarda gli autori del traffico illecito, si è proceduto alla denuncia a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria dell’autista e dei 2 soggetti trovati nel deposito abusivo in quanto ritenuti responsabili, il primo, del reato di sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa sull’alcoletrasportato, e i secondi due anche del reato di ricettazione per l’illecita detenzione dell’ulteriore prodotto ivi rinvenuto.

 

Inoltre, i militari operanti hanno sottoposto a sequestro, per un valore stimato di oltre 650.000 euro, l’autoarticolato e 45.000 litri di alcool, di cui si accertava l’avvenuto consumo in frode per circa 17.000 litri, risultati introdotti nel territorio italiano con un’evasione di tributi (tra accise ed IVA) pari ad oltre560.000 euro.

 

Dopo i recenti sequestri di ingenti carichi di olio lubrificante per motori e di gasolio per autotrazione provenienti da Paesi dell’Est Europa, l’operazione di oggi costituisce un’ulteriore testimonianza della pervasività sul nostro territorio del fenomeno delle frodi fiscali nel settore dei prodotti sottoposti ad accise o a imposta di consumo, con conseguenti rilevanti danni commerciali per i commercianti onesti e, parimenti, un altrettanto grave nocumento per le casse dell’Erario nazionale e dell’Unione Europea.