MARCIANISE – “LE DIMISSIONI FARSA – Atto secondo”. Comincia così il commento durissimo dell’opposizione – i giostrai – a quanto accaduto a Marcianise con le dimissioni presentate dal sindaco Antonello Velardi e ritirate dopo 17 giorni. “Di un personaggio eletto con il contributo determinante di un gruppo di falsari non ci si può fidare. Avevamo previsto che le dimissioni, date per un imprecisato “clima creatosi in città”, erano una mera finzione e tali si sono rivelate. Per fortuna l’opposizione si è tenuta fuori dal “teatrino della politica” messo in piedi da un perfetto commediante, interprete di una liturgia spregiudicata, scaltra e cinica da far rabbrividire i protagonisti della peggior politica. Mentre i Cittadini si interrogavano su quali fossero le minacce ed i ricatti subiti dal loro sindaco, quest’ultimo partecipava alla lottizzazione del Consorzio Idrico di Caserta piazzando un suo uomo di fiducia nel consiglio di amministrazione in piena logica clientelare. Un incarico da 36.000,00 euro all’anno. Piuttosto che domandarsi sul come abbandonare uno degli enti tra i più corrotti della storia, come pur avevano tentato di fare nel passato avveduti amministratori, piuttosto che discutere sul come risollevare le sorti di un consorzio che sprofonda in milioni di euro di debiti che graveranno anche sulle tasche dei Cittadini di Marcianise, il sindaco, finto paladino della legalità, aiutato da un losco figuro, in questi giorni ha lavorato esclusivamente per accaparrarsi una postazione di potere da destinare ai suoi amici incurante del vero interesse pubblico da tutelare. La messinscena è finita e il commediante resterà aggrappato a quella poltrona dalla quale continuerà a deludere quei Cittadini (ormai pochi) illusi da finte promesse di cambiamento. Resta la farsa e resta la sconfitta di una Città mortificata da due anni di immobilismo ammnistrativo, da liturgie clientelari e da illegalità diffuse. Resta una Città profondamente offesa. Resta intatto il FALLIMENTO della sua amministrazione e del suo governo.
Restano irrisolti alcuni misteri. Sindaco,
1) con le dimissioni, chi volevi ricattare e perché?
2) quale profitto ti sei accaparrato dal ritiro delle dimissioni?
3) quali compromessi hai raggiunto e con chi?
4) qual è il prezzo che hai pagato per ritirare le dimissioni?
5) a quali ricatti e a quali pressioni hai ceduto?
Senza risposte o sei complice o la tua è stata solo una grande PAGLIACCIATA!”