OSPEDALE, DIRIGENZA MIOPE…ASSISTENZA PSICOLOGICA …ZERO

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(f.n.) – Potremmo decidere all’improvviso che non vale la pena…e che le battaglie di principio in questo territorio, provocano soltanto una leggera ed infastidita alzata di sopracciglio al potere costituito, che continua come e peggio di prima, protetto da una vergognosa impunità…ma poiché ciò che conforta e consola è la storia che indica la temporaneità stessa dell’impunità, noi procediamo…fiduciosi e motivati dal sano egoismo che induce a pretendere una sanità eccellente…E tra le varie cosucce che i nostri valorosi cavalieri della Sacra Trimurti mostrano di ignorare…(in un’altra vita poi ci interrogheremo sui motivi all’origine dell’ignoranza …se dipenda dall’incapacità stessa di recepire una esigenza fondamentale o se si tratti di ignoranza dolosa…in un’altra vita, infatti,  avremo un sacco di tempo per divertirci a fare le pulci ai distratti)  e che desideriamo evidenziare, vi è l’importanza dell’assistenza psicologica ai malati. Gli stessi LEA (livelli essenziali di assistenza) prevedono infatti, per i pazienti ricoverati all’interno delle strutturare sanitarie, un supporto psicologico con particolare riferimento ai pazienti delle Unità di Cardiologia Riabilitativa, delle Unità di Terapia Oncologica, delle Unità di Terapia Intensiva e Rianimazione soprattutto quando si effettua l’espianto di organi, delle unità di Ostetricia e Ginecologia ed anche qui in particolare si rende necessaria l’assistenza psicologica nei reparti in cui si effettua l’interruzione volontaria di gravidanza. E adesso veniamo all’impareggiabile direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Caserta prossima AOS: …cari amici della piccionaia che spiove sul parco in compagnia della grondaia da cui gocciola lentamente un filo residuo di acqua piovana… vorremmo rendervi partecipi del fatto che:  letto il piano aziendale, abbiamo scoperto che qualche genio incompreso ma potente della Sanità, ha cancellato l’Unità Operativa Semplice di Psicologia, prevedendo un solo psicologo da impegnare in tutto il presidio ospedaliero…e non finisce qui l’operato potente ed illuminato dell’Incompreso (nel senso che la comune intelligenza non lo comprende) poiché lo stesso decideva di incasellare l’unico psicologo nel servizio di prevenzione e cioè, giustamente, a disposizione del personale dipendente. A questo punto, vorremmo timidamente richiamare l’attenzione di questo illustre “pensatore” nonché genio della programmazione sanitaria che, oltre ai dipendenti, che ci risulta siano stressati e mal gestiti ed i cui diritti sovente ignorati, vi sono circa 450 pazienti ricoverati nel pio nosocomio di cui sopra. Se volessimo, in maniera assai ottimistica, ritenere che  soltanto  il 10 per cento abbia bisogno del sostegno psicologico, avremmo circa 45 pazienti al giorno, tra oncologia, interruzione di gravidanza, terapie intensive varie, che ne hanno bisogno e dei quali la direzione non tiene conto. Adesso, in considerazione degli effetti pacifisti della Santa Pasqua, che ci impediscono di ritenere che Santa Tetta dello Slittino a Pois, non abbia responsabilità dirette sul fatto increscioso di cui sopra, noi ci chiediamo e le chiediamo: ma con quale coraggio ma soprattutto criterio e competenza, avete ritenuto, decidendo di conseguenza,  che una  donna che decide di interrompere volontariamente la sua gravidanza, non abbia bisogno di un sostegno psicologico?, cosa si agitava nel vostro cervello assieme ai romantici fiocchi di neve fuori stagione, quando avete deciso che una persona alla quale viene amputata una gamba in chirurgia vascolare,  non abbia bisogno di un sostegno psicologico? E, scusate se calchiamo la mano ma… quando un politraumatizzato si sveglia dopo un incidente in un luogo che non conosce?, credete sia inutile un sostegno psicologico?, e quando viene comunicata una diagnosi infausta?, scusate…a parte la Santa Pasqua i cui effetti stanno cessando di botto… ma in base a quale illuminata scuola di pensiero afro-australiana d’avanguardia, avete ritenuto che il sostegno psicologico non sia necessario??? Noi siamo brutti sporchi e cattivi e siamo anche sul punto di peggiorare irrimediabilmente e nella nostra funzione di …vi chiediamo: avete mai esercitato la professione di medico a contatto con il malato o siete parte integrante di quella fortunata schiera di laureati con la burocrazia premiata sotto al braccio e la carriera già in calendario, predisposta dal politico di turno che “varia secondo le fronde più rade men rade”? (D’Annunzio-La pioggia nel pineto)…hasta la vista!