ASL, DAL 1° APRILE 140 STRUTTURE ALLO SBANDO E NON È… UN PESCE D’APRILE!

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(f.n.) Su un dato non abbiamo timore di essere smentiti: all’Asl di Caserta una ne pensano e cento ne fanno!, il tutto all’insegna di una dubbia capacità gestionale! Capita che con Delibera n. 290 del 9.3.2018, in attuazione del famigerato nuovo Atto Aziendale, sono abolite ex abrupto tutte le Unità Operative Complesse, Semplici e Dipartimentali non previste, cancellando tutti gli incarichi con conseguente interruzione dell’erogazione delle relative competenze economiche. In altri termini è in arrivo un vero e proprio pandemonio di tipo assistenziale ed amministrativo! Come se… quello in atto non fosse sufficiente… La Delibera è stata notificata illegittimamente erga omnes e riguarda l’attuale assetto funzionale che si basa sulla presenza di circa 280 responsabili di strutture semplici e semplici dipartimentali, che dovranno ridursi a circa 140. Il provvedimento peraltro stato imposto da disposizioni normative, meriterebbe una pianificazione strategicamente intelligente e che non provocasse soprattutto l’interruzione di servizi assistenziali e la sospensione di funzioni e responsabilità e salvaguardasse anche carriera e professionalità acquisita. Armiamoci e partite. L’interruzione improvvisa delle funzioni e del trattamento economico correlato, senza ricollocazione, crea un danno ancora maggiore con prevedibili ricorsi ai Tribunali competenti ed ulteriori aggravi di spese per l’Ente. Pertanto… lancia in resta, le organizzazioni sindacali non hanno perso tempo…. L’ANAAO ASSOMED ha chiesto la revoca immediata della Delibera che “comporterebbe una ingiustificata sospensione di attività che non sarebbero riportate nel nuovo assetto organizzativo/strutturale dell’Asl di Caserta, a tuttoggi operose e che concorrono alla realizzazione dei LEA e a dare assistenza e sicurezza ai pazienti…”.  Insomma il sindacato mette in guardia contro un prevedibile, enorme disservizio per i cittadini. Rincarano la dose le OO.SS. FVM SIVEMP e FVM FIALS che dichiarano che: “Nell’atto di cui trattasi infatti, nel revocare “ad nutum” i vecchi incarichi prima dell’attribuzione di quelli nuovi così come quelli risultanti dal nuovo documento organizzativo, non si tiene conto, ma anzi si viola in modo palese tutta la normativa vigente in materia di salvaguardia del trattamento economico in godimento e del diritto all’esercizio di mansioni equivalenti ed equipollenti ancorchè su incarico diverso. Non va sottaciuta inoltre la non trascurabile circostanza per la quale, l’assenza di figure professionali fornite di responsabilità di ogni ordine e grado, potrà comportare notevoli disagi per l’utenza nell’approccio alle strutture territoriali del servizio sanitario e confusione operativa ai vari livelli funzionali ed istituzionali”. Uomo avvisato, mezzo salvato, sembrano affermare i sindacati. E, noi, purtroppo più che consapevoli della maniera in cui andranno a finire queste cose, ci apprestiamo a subire l’ennesima vessazione costituita da una assistenza sanitaria già di per sé a scartamento ridotto. Testimonianza ne sono i Tassi di Fuga verso altre regioni che vedono, anche qui, primeggiare l’Asl di Caserta su tutte, con i suoi 70 milioni annui di spese a rimborso di altre realtà extra regionali. Ma cosa volete che importi tutto ciò ai tre cavalieri dell’Apocalisse sanitaria …A loro piace chiudersi dentro, scrivere, pontificare ed eventualmente rileggersi e continuare a compiacersi della serie: “visto che nessuno mi dice che sono bello me lo dico da solo”…Hasta la vista