Le rivelazioni del collaboratore di giustizia Armando Fava hanno creato una solida sentenza, anche se con rito abbreviato, nei confronti degli undici indagati accusati di affari illeciti nel campo della droga .Una brutta storia, che si conclude con il primo round davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Dottoressa Luisa Toscano una parentesi di criminalità organizzata che dal 2013, in base alle rivelazioni di Armando Fava oggi collaboratore di giustizia, ha svelato l’intreccio di affari illeciti della droga provenienti dalla provincia di Napoli che aveva trovato facile consumo anche nella città di Santa Maria Capua Vetere con una ordinanza di custodia cautelare che ha visto 26 persone indagate . Davanti alla 34esima sezione del Gup di Napoli presidente Luisa Toscano si sono concluse le discussioni degli avvocati per gli undici indagati finiti sotto processo e stamattina il gip dopo aver già ascoltato il pubblico ministero della Dda di Napoli Luigi Landolfi che aveva esposto la sua requisitoria, ha emesso la sentenza di condanna . Dei 26 imputati soltanto undici hanno scelto il rito abbreviato mentre per gli altri indagati è stato richiesto il rinvio a giudizio .Per Gaetano Crocetta a fronte di una richiesta di 18 anni di reclusione è stato condannato a 10 anni di reclusione . D’angelo Tommaso assistito dall’avvocato Francesco Nacca è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione a fronte di una richiesta di 12 anni di reclusione . Per Luigi D’angelo Dodici anni di reclusione. Per de Paris Agostino 2 anni e otto mesi di reclusione , Mirko Ferraro, quattro anni e mesi 8 di reclusione, Massimo Faella è stato condannato a 4 anni e mesi 8 di reclusione , Carmela Liccardo a 2 anni e mesi 8 di reclusione Romano Rosa a 4 anni e mesi 8 di reclusione , Vitiello Valerio a 4 anni e mesi 8 di reclusione .Pondo Ewa condannata a 6 anni di reclusione cittadina Polacca inserita anche lei nell’organizzazione. Interessante la condanna nei confronti di Armando Fava a 4 anni e mesi 8 di reclusione, pena superiore a quella richiesta dal pm Luigi Landolfi. E’ stata derubricato il reato associativo per alcuni indagati E’ l’inchiesta dello spaccio e vendita di droga fuori ai luoghi più comuni della città di Santa Maria Capua Vetere come scuole , piazze, bar dove i posti venivano frequentati da centinaia e centinaia di giovani che al modico prezzo di 20 euro ricevevano in cambio bustine di sostanze stupefacenti dove la camorra faceva i migliori affari. In aula erano presenti gli avvocati Angelo Raucci, Luigi Scorpio, Gerardo Marrocco, Alberto Martucci, Giuseppe De Lucia, Michele di Fraia, Fernando Maria Pellino, Francesco Nacca.