di Francesca Nardi
A distanza di due anni dalla sua nomina, siamo in grado di affermare senza correre il rischio di essere smentiti che il miglior manager di se stesso è Mauro Felicori, ma sarebbe riduttivo riservare al direttore della Reggia soltanto questo riconoscimento…egli ne merita ben altri e la nostra generosità non può fare a meno di menzionarli…ad iniziare da quello più significativo: Il Magnifico Denigratore…Infatti, fino al momento “illuminato” del suo “illuminato” arrivo, i casertani, tra alti e bassi, così come è nel destino di ogni comunità, avevano goduto di un’unica certezza: il riconoscimento da parte del mondo intero, della Superiore Bellezza del Palazzo Reale, alla cui valorizzazione, ciascuno, nel proprio “piccolo”, sia pure soltanto con le parole, aveva contribuito…Ma i casertani non avevano ancora incontrato il Verbo che, nella persona di Mauro Felicori, osannato oltre ogni umana comprensione, portato in processione attraverso tutti i distributori di bevande e cibo del territorio, di cui si diletta a ricambiare garbo e cortesia, pubblicizzandone i vari marchi sulla sua pagina fb ed elargendo stelle e cotillons, si pregiava di comunicare al volgo che fino a ieri la gestione della Reggia era stata una vera schifezza, che i visitatori erano aumentati soltanto grazie alla sua illuminata gestione, che nessuno lo capiva e lo apprezzava, che i sindacati erano contro di lui e che in pratica i casertani non capivano niente.
Il preambolo lungo ma necessario, vuole semplicemente condurre i casertani per mano a ripercorrere un certo tratto di strada e prepararli soprattutto alla prossima sosta…che vedrà Felicori, secondo le sue intenzioni, salire in cattedra e confermare con dati di fatto, tutto ciò che ha sempre sostenuto e cioè che la Reggia prima di lui, era abbandonata a se stessa e che chiunque, poteva sversare nella Peschiera grande, senza che nessuno controllasse… Ebbene sì …è proprio così… in una parte della Peschiera sono stati sversati, non siamo in grado di conoscere il periodo in cui è avvenuto lo sversamento, ma è probabile sia avvenuto in più riprese, rifiuti di diverso genere, anche piuttosto voluminosi…e la faccenda assume contorni inquietanti e leggermente squallidi se si pensa che, a quanto pare, il signor Felicori è al corrente della lercia faccenda da un pezzo ed invece di urlare “allo scandalo”, come sarebbe stato comprensibile fare, starebbe organizzando le cose per benino al fine di trarre quanto più vantaggio è possibile, in termini di immagine e santificazione. I Felicori fans, potrebbero ravvisare nel “silenzio organizzativo”, il desiderio di non infierire su Caserta, ma cade immediatamente l’ipotesi e… ci facciano il piacere!. La campagna elettorale si è conclusa con una “schianiata” in terra del partito che ha sostenuto ed inviato a Caserta Felicori…quindi… quale occasione migliore di una bella conferenza stampa con la Rai per riprendere quota e riproporre la triste immagine di un popolo che non rispetta nulla e nessuno e che si mostra refrattario ad ogni tentativo di redenzione… una comunità che sversa nella Peschiera Grande nel Parco Reale della Reggia di Caserta…sembra già di sentirlo con la “erre” che si arrotola tra denti e lingua… “chi è stato?…come hanno potuto entrare?…da chi erano protetti?…” e chissà che a rispondere ai quesiti non sia la solita voce del solito “nudo e puro”, con la passione delle scemenze in tasca, che arriva da dietro i montoni di monnezza che ostruiscono la via alla facoltà di discernere il bene dal male che avanza l’ipotesi-verdetto: “vuoi vedere che la colpa era di Cosentino che aveva le chiavi per andare a correre”. Siamo profondamente spiacenti per aver rovinato la festa mediatica a Mauro Felicori…