…E DOVE SONO FINITI I SOLDI?
(f.n.) – Mai fermarsi a metà del percorso perché è esattamente quello che vogliono e sperano coloro che hanno qualcosa da nascondere … e per completezza di informazioni, torniamo al porto delle nebbie, quel mondo di mezzo tutto nostrano che sta caratterizzando l’Asl di Caserta e di cui abbiamo già trattato. Dove eravamo rimasti? Al “vago odor di bruciaticcio” proveniente dalla delibera n. 248 del 27.02.2018 a firma di un solitario direttore generale dell’Asl, Mario De Biasio, relativa ad un avviso pubblico al fine di esternalizzare ed affidare ad ipotetiche onlus la ragguardevole cifra di 1 milione di euro onde ovviare “….alla persistenza di situazioni di difficoltà da parte dei migranti nell’accesso ai servizi sanitari del territorio nel ricevere adeguata assistenza sanitaria”. La delibera e soprattutto la cifra prevista, avevano suscitato una certa perplessità soprattutto perché il milione di euro previsto, sarebbe stato impegnato per far fronte a servizi già ampiamente resi e già ampiamente finanziati. E siamo quindi andati a leggere la delibera n. n. 621 del 12.05.2017 (!), firmata dalla dottoressa Rosa Montesano (Dirigente Regionale STP/ENI) avente ad oggetto “Progetto Demetra – realizzazione di interventi a bassa soglia, a favore della popolazione migrante e potenziamento rete di assistenza sanitaria. Approvazione Piano Operativo e Finanziario”. Una delibera, la 621, che precede di soli 6 mesi quella prodotta, la n. 248 del milione di euro. Ebbene la n. 621/17, per le stesse identiche motivazioni e destinazioni aveva stanziato e poi riscossi dall’Asl, con Ordinativo di Riscossione n. 4236 del 21.10.2016, la bellezza di euro 2.812.196,35!. Con riferimento alla scuola di pensiero che si ispira alla Buzzi&Co., abbiamo compreso, come per folgorazione, che quello che avevamo di fronte era un pozzo senza fondo. La stessa delibera relativa ai 2.812.000,00 euro riporta, anche, “a consuntivo per la rendicontazione delle spese sostenute per le prestazioni di ricovero erogate agli STP dalle strutture ospedaliere pubbliche …nonché dal Dipartimento Dipendenze Patologiche per gli anni 2013, 2014, 2015 e, per la spesa farmaceutica, per l’anno 2015”…il che equivale a dire che i fantomatici STP, esistenti da più di qualche lustro all’Asl di Caserta, venivano già ampiamente sovvenzionati! Pertanto, il progetto Demetra, nella ripartizione dei 2.812.000, euro ha previsto per le “Azioni trasversali coordinamento e ricerca” (?) euro 161.400,00 tra personale interno ed esterno; per le “Attività di strada” euro 427.424,00; per il “Potenziamento STP” euro 243.670,00; per il “Drop sanitario” euro 301.750,00; per il “Potenziamento servizio mediazione” euro 241.600,00; per il “Secondo livello di intervento presso il P.O. di Marcianise” euro 897.032,00; per “Altre spese” euro 422.500,00. Il tutto per un totale di euro 2.684.144,15. Bene, ora riportate analiticamente tutte le risorse fin qui stanziate e riscosse dall’Asl di Caserta, non ci resta che produrci nel tentativo di motivare la richiesta a mezzo Avviso Pubblico di un altro milione, per le stesse identiche attività assistenziali a favore degli extracomunitari o migranti che dir si voglia, attraverso i fondi europei. E non finisce qui…Sconcerta il fatto che tra le motivazioni addotte con la delibera n. 248 del 27.02.2018, vi è quella che, la stessa, pubblicamente smentisce quanto prodotto fin da ora, sia dal Gruppo di Lavoro regionale diretto dalla dottoressa Rosa Montesano, sia dal Coordinatore Sociosanitario dell’Asl Caserta, stranamente firmatario di entrambe le delibere. La richiesta di Avviso Pubblico, infatti recita che in considerazione “…della persistenza di situazioni di difficoltà da parte dei migranti nell’accesso ai servizi sanitari del territorio nel ricevere adeguata assistenza sanitaria…”. Una vera e propria denuncia di inefficienza ed inefficacia in merito a quanto prodotto e speso fino ad oggi! Uno sperpero, insomma, al quale bisognerà rimediare con un altro milione di euro?, Ma ci facciano piacere! Un mondo di mezzo tutto casertano, quindi? Qualcuno si adoperi per spiegare a noi volgo, in maniera esaustiva il motivo reale in virtù del quale, si continuano a finanziare gli stessi progetti…esempio banale: 100 euro per comprare le aspirine ai migranti, le aspirine non vengono consegnate ed i migranti continuano ad avere la febbre…dove sono i soldi? spiegazione n°1) le aspirine non sono state comprate, domanda: perché?, i soldi sono stati impegnati diversamente; risultato: trastula. Spiegazione n°2) le aspirine sono state regolarmente comprate, ma non sono state distribuite e sono scadute. I migranti continuano ad avere la febbre. Domanda: perché non sono state distribuite?, risposta: boh. Risultato: incapacità totale. Spiegazione n° 3) le aspirine non sono state comprate perché non c’era alcuna intenzione di farlo; il finanziamento è stato chiesto per altri scopi. I migranti hanno ancora la febbre…Bene…il problema esiste e quindi chiediamo un altro finanziamento, cambiando una sfumatura ed un accento…purché arrivino gli euro. Il dramma reale, autentico non sta nel continuare a finanziare il nulla disperdendo responsabilità e destinatari nel vento, ma nell’assenza totale di controllo. Domanda numero 1: perché non esiste controllo alcuno sul percorso dei finanziamenti dall’inizio fino a destinazione?, risposta probabile: ma allora si scem?, nun e capit nient? Alla prossima.