NAPOLI – Era stato ucciso dal clan Birra per un regolamento di conti interno all’organizzazione, perché ritenuto inaffidabile: i carabinieri di Torre del Greco hanno arrestato Giuliano Quaranta, di 57 anni, per gli investigatori uno dei componenti del gruppo di fuoco che il 25 luglio del 1997 uccise a Parete in provincia di Caserta, Michele Vignola.
Quaranta avrebbe avuto il compito di indicare ai killer la vittima e il luogo dove entrare in azione e di recuperare l’arma usata per l’omicidio. Quaranta, che era in libertà vigilata, sarebbe un esponente di spicco del clan D’Alterio-Pianese, attivo tra Qualiano e Giugliano, all’epoca dei fatti alleato con il clan Birra-Iacomino di Ercolano.
Per l’omicidio di Vignola sono stati già arrestati due anni fa altri componenti il commando di fuoco, i due killer Salvatore Viola e Lorenzo Fioto, entrambi condannati all’ergastolo.