SCREENING TUMORE DEL COLON, L’ASL RITIRA KITS SCADUTI

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kit 300x206 SCREENING TUMORE DEL COLON, L’ASL RITIRA KITS SCADUTIAsl, “Progetto Terra dei Fuochi”. Alla faccia della prevenzione! Cosa buona e giusta è il controllo, ma cosa ancor più buona e giusta dovrebbe essere il controllo del controllore…Si dà il caso infatti che, in virtù di quel progetto milionario di prevenzione del tumore del colon, elaborato e reso operativo per quelle popolazioni cosiddette a rischio perché residenti nella Terra dei Fuochi, sia necessario dotarsi di kits che, nella fattispecie sono risultati essere scaduti. A scoprire la “disattenzione”?, “l’approssimazione?”, “l’indolenza?”  o…come vogliamo chiamarla quest’altra sciatteria, ecco sì…sciatteria sembrerebbe il termine adatto, dei mega dirigenti dell’Asl, è stato il Tribunale del Malato. E quando si chiama in causa la direzione ci si riferisce soprattutto a quei dirigenti che, proprio in virtù di quel progetto di prevenzione su misura per i cittadini della Terra dei Fuochi, prima con contratto co.co.pro poi con concorso pubblico e opportuno scorrimento di graduatoria, hanno definitivamente sistemato la prole…Ora…al di là del disservizio, al di là dell’eventuale danno economico, al di là del fatto che immediatamente hanno tentato di correre ai ripari fornendo le farmacie ed i medici di famiglia di nuove scorte di kits, come “la mettiamo nome” come dicono a Oxford, con quei cittadini che si sono sottoposti agli esami attraverso kits scaduti? Cosa si fa?, ci affidiamo al potere dell’omertà, sperando che nessuno si accorga di nulla o si chiameranno i cittadini a rifare gli esami? , come sarebbe giusto e corretto fare? È appena il caso di sottolineare che, qualora dovessero verificarsi errori, nel caso di un risultato allarmante, quali potrebbero essere le conseguenze psicologiche del malcapitato di turno e se i megadirigenti e responsabili dell’Asl si siano, sempre per caso, posti il problema…  Ma…del resto qualcuno all’interno dell’Asl si è mai preoccupato, ad esempio, degli utenti costretti a recarsi presso gli uffici amministrativi di Via Unità Italiana, per consegnare le provette? , del resto quando si hanno troppi incarichi da gestire, risulta difficile preoccuparsi di inezie come la privacy…o no?