MONDRAGONE – Comunicato stampa da parte di AMBC Mondragone: “Era già tutto previsto. Quei pochi amici che ci seguono sanno che quando ricordammo il nostro compianto Amato Lamberti proponemmo alla città e a chi temporaneamente è stato votato per amministrarla una Giornata della Memoria Cittadina delle Vittime della Camorra e in Ricordo di coloro che hanno combattuto contro la criminalità organizzata. Una Giornata per ricordare chi è caduto per mano della criminalità e chi ci ha lasciato una grande eredità di lotta e d’impegno civile. Quella proposta (al pari di tutte le altre) fu sonoramente snobbata: https://giornalenews.it/ambc-in-ricordo-di-amato-lamberti-e-della-sua-attenzione per-mondragone/. Anzi, il presidente del Consiglio comunale, che “non perde mai occasione per farsi conoscere”, ebbe anche (privatamente) da ridire. Poi, trascorsi 4 mesi, la Giunta Lavanga approvò una delibera per l’istituzione della “Giornata contro l’influenza della camorra nella Città (?), con lo slogan: “Mondragone Città Anticamorra” e scelse la data del 7 Dicembre per celebrare tale Giornata. Si profilavano all’orizzonte i primi venti di tempesta e quale miglior aggancio dell’anticamorra per cercare di tenersi a galla. In quell’occasione scrivemmo che avremmo preferito un’altra impostazione (e anche un altro titolo) per quella Giornata, ma comunque accoglievamo con favore un’iniziativa in grado di testimoniare la lotta alla criminalità organizzata e di formare alla legalità, soprattutto i più giovani, nella speranza (scrivemmo) di non doverci trovare annualmente di fronte ad una passerella e ad uno spot di un’Amministrazione comunale che, si sottolineava, nel contempo fa fatica a praticare la legalità quotidianamente, negli atti e nell’azione di governo: https://www.pupia.tv/2024/08/caserta-provincia/mondragone-ambc-che-fine-ha-fatto listituzione-dei-quartieri-della-citta/580531. Ci sbagliavamo: alla prima occasione, cioè sabato scorso 7 Dicembre, non c’è stata alcuna passerella ma non c’è stato neppure nulla di ciò che avevano previsto di fare. Nella delibera n. 116 del 06-08-2024 di istituzione della Giornata avevano scritto infatti che “le principali attività che potranno essere organizzate in occasione della giornata contro l’influenza della camorra nella Città potranno essere: 1) cerimonia commemorativa: ufficiale con discorsi commemorativi da parte delle autorità locali, dei leader comunitari e dei familiari delle vittime; 2) momento di silenzio: per onorare le vittime della camorra e riflettere sull’impatto devastante del crimine organizzato; 3) mostra fotografica: che documenti storie e volti delle vittime della camorra, così come le iniziative di contrasto al crimine organizzato; 4) conferenze e dibattiti su temi legati alla criminalità organizzata, alla lotta contro la camorra e alla promozione della legalità; 5) incontri con testimoni di crimini legati alla camorra, sopravvissuti o familiari delle vittime, per condividere le loro esperienze e sensibilizzare il pubblico; 6) proiezioni di documentari: che raccontano storie di vittime della camorra e le iniziative di contrasto al crimine organizzato; 7) laboratori educativi nelle scuole e nei centri giovanili per sensibilizzare i giovani sui rischi della criminalità organizzata e promuovere la cultura antimafia; 8) spettacoli teatrali concerti o altre performance artistiche che affrontano il tema della criminalità organizzata e della memoria delle vittime; 9) marcia o manifestazione pubblica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della lotta alla camorra e per chiedere giustizia per le vittime; 10) campagna di sensibilizzazione sui media locali e sui social media per diffondere messaggi contro la camorra e promuovere la cultura della legalità e della solidarietà.” Di tutto ciò, di tutte le roboanti previsioni fatte dalla Giunta Lavanga, non c’è stata traccia alcuna. Tutto è stato miseramente ridotto ad un piccolo messaggio social del Sindaco postato il giorno 7 Dicembre sulla sua pagina facebook, con il quale si limitava a ricordare la Giornata, chiamava in causa qualche scuola e dava appuntamento a data da definire per consegnare il solito libro del solito Maresca (solito perché non è la prima volta che viene a trovarci e a presentarci il suo libro). Quindi, sostanzialmente la prima Giornata contro la camorra è passata del tutto inosservata. In città nessuno si è accorto dell’evento. Era già tutto previsto e Il tempo – che è galantuomo – alla prima occasione si è immediatamente occupato di svelare la natura del profilo anticamorra dell’Amministrazione Lavanga. In un Paese dove tutti scrivono libri (ma pochi li leggono) c’è una fiorente letteratura anche sulla camorra. E tra i tanti libri ci permettiamo di segnalarne uno: “La mafia siamo noi” di Sandro De Riccardis (add editore https://www.addeditore.it/, 2017) su Rita Atria, testimone di giustizia morta suicida a soli diciassette anni. Rita scriveva nel suo diario: “prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.” Un libro per le scuole, ma anche per sindaci, amministratori locali, e politici. Un libro per tutte le cittadine e i cittadini”.