di Alessandro Aita
CASERTA – La Paperdi Juveaserta non accenna più a fermarsi. Il poker è servito: quarta vittoria consecutiva per i bianconeri di Damiano Cagnazzo, che mandano ko la NPC Rieti con un’altra prova offensiva di primissimo ordine. Un 95-85 più difficile di quanto dica il punteggio finale, con i ragazzi di Antonio Paternoser che hanno dato tutto e di più per uscire dal proprio tunnel negativo grazie ad una prova balistica di lusso nel primo tempo, da 8/12 da tre punti. Ma Caserta, che festeggiava anche l’apertura del suo shop nel ventre del PalaPiccolo, ha saputo rimettere ordine e travolgendo gli avversari all’inizio del terzo quarto, con una grande ondata offensiva.
MIMMO ONE OF A KIND – E quell’onda l’ha cavalcata il capitano, da novello Kelly Slater. Nel momento più difficile della partita, quando Rieti si è trovata sopra di quattordici lunghezze sul 39-25, Mimmo D’Argenzio ha cavalcato le onde della partita. Dribblando gli avversari come paletti, inventandosi prodezze offensive di classe, smazzando assist e andando a rimbalzo in maniera spericolata. Il 48 pari del 20′ è quasi tutto di sua marca, continuando a fare il diavolo a quattro anche nel secondo tempo continuando a trascinare i suoi. 23 punti, 10 rimbalzi e 10 assist oltre a 10 falli subiti, il suo marchio di fabbrica (e 44 di valutazione complessiva): è tripla doppia per alcuni, per altra quadrupla, ma la sostanza non cambia: è una prestazione da leggenda, che rimarrà negli annali della storia bianconera. E per chi ci è cresciuto con questi colori, che quando gioca al Palapiccolo si carica probabilmente con delle pile al plutonio. Ieri nonostante i suoi 176 centimetri sembrava un gigante di quattro metri. E a Terra di Lavoro è un qualcosa che capita spesso.
CABINA DI REGIA – Ma non ci si può esimere dal parlare anche di Matteo Laganà, determinante nel secondo tempo. Sapienza da giocatore consumato nonostante la carta d’identità indichi 2000 come anno di nascita, dopo una prima frazione così e così è salito in cattedra anche lui sfiorando anche lui la tripla doppia con 16 punti accompagnati da 9 assist ed altrettanti rimbalzi. Avere due giocatori del genere come playmaker è un lusso per la categoria: in combinata possono essere un duo devastante, due direttori d’orchestra che spaziano dalla musica classica all’improvvisazione jazzistica di quelle che ti fanno picchettare la mano sul tavolo per non smetterla più; in alcuni momenti Riccardo Muti e Claudio Abbado, in altri Miles Davis e Louis Armstrong. C’è chi preferisce l’uno, chi l’altro: sapersi muovere in entrambi i generi però non è cosa comune.
ROTAZIONI LUNGHE – Dopo la rimonta a perdifiato nel finale di secondo quarto, è arrivato l’attacco decisivo al rientro dagli spogliatoi. Subito un deciso 7-0 di parziale per allungare su una Rieti che piano piano ha visto le proprie energie consumarsi sempre di più, fattore dovuto anche alla rotazione a soli sette uomini di Paternoster, a causa dell’assenza di Keller Ly-Lee (che fa comunque il suo sotto le plance, seppur non sia un fattore offensivo) e ai pochissimi minuti concessi ad Angelo Castellitto ed Emmanuel Enihe, arrivati da poche settimane dalla B Interregionale, il cosiddetto ‘piano di sotto’. Invece Caserta, nonostante Davide Mastroianni assente per un problema al tallone, ha potuto sfoggiare una rotazione a nove uomini: l’innesto di Giorgi si sta rivelando ancor più fruttuoso del previsto, dando alla second unit più talento offensivo (ieri 13+5 per lui e tanta solidità), ma è da sottolineare anche l’ottimo apporto di Benjamin Marchiaro, con sei punti in 11 minuti frutto di due triple dall’angolo e tanta difesa su Agustin Fabi.
C’È TUTTA LA SQUADRA – Ma in generale, i meccanismi della squadra sono sempre più oliati. Lo si vede da come lo stesso D’Argenzio in penetrazione sappia di poter contare sempre di più sulle molle di Diouf, ancora tra i più positivi con 14 punti e un paio di schiacciate che hanno esaltato il PalaPiccolo; le ricezioni sempre più profonde di Alessandro Azzaro, che si sta ritagliando il suo spazio offensivo al netto di un tiro da tre che continua a fare comunque i capricci, e di Raffaele Romano, Osku Heinonen e Antonello Ricci che, anche se le cose non funzionano in attacco, danno trovare il modo per rendersi utili; basti pensare che il numero 12 chiude sì con soli sei punti con 1/7 al tiro, ma aggiunge anche quattro recuperi. Quella capacità di trovare sempre protagonisti in determinati momenti della partita si sta rivelando sempre più determinante per i destini dei bianconeri.
SI PUÒ SOGNARE? – Ora la classifica inizia a sorridere. Sette vittorie e otto sconfitte, undicesimo posto assieme a Piombino e Fabriano con una classifica ancora cortissima: per dire, il terzo posto occupato da Ruvo di Puglia e le due Montecatini è a tre vittorie, mentre la zona playout rimane ancora non troppo lontana, con soli quattro punti di vantaggio e lo scontro diretto a sfavore con Salerno, Chiusi e Ravenna. I ko con le prime due erano però di un’altra squadra, che non sapeva ancora chi fosse. Proprio quella scoppola esterna in Toscana è stata la scossa che serviva per cambiare la situazione, evolvere il proprio gioco offensivo e difensivo definendo le gerarchie e i ruoli in campo. Sabato si va a Scauri per affrontare Cassino, altra squadra alla ricerca di due punti salvezza tra le ‘mura amiche’: la seconda di un quartetto che può dirci davvero quale sia la parte della Paperdi Juvecaserta nella grande recita del campionato di Serie B Nazionale.
Paperdi Juvecaserta – NPC Rieti 95-85
(23-26, 48-48, 72-67)
Paperdi Juvecaserta: D’argenzio 23 (2/3, 4/7), Laganà 16 (4/7, 2/7), Diouf 14 (7/9, 0/0), Giorgi 13 (4/7, 1/2), Azzaro 9 (2/3, 1/3), Ricci 6 (1/2, 0/5), Marchiaro 6 (0/1, 2/4), Heinonen 5 (0/2, 1/6), Romano 3 (0/1, 1/3); n.e.: Kumer, Mastroianni e Pisapia. Allenatore: Cagnazzo
NPC Rieti: Meluzzi 18 (3/6, 4/8), Fabi 18 (3/4, 4/5), Cassar 15 (3/5, 2/6), Giunta 11 (5/8, 0/0), Baldassarre 10 (4/6, 0/1), Thomas 7 (2/7, 0/3), Melchiorri 3 (1/5, 0/2), Castellitto 3 (0/0, 1/1), Enihe, ne: Enei, Novelli. Allenatore: Paternoster
Arbitri: Guarino e Palazzo di Campobasso
Paperdi: tiri liberi: 19/22 – Rimbalzi: 44 12 + 32 (D’Argenzio 10) – Assist: 23 (D’Argenzio 10)
Rieti: tiri liberi: 10/14 – Rimbalzi: 31 4 + 27 (Cassar, Baldassarre 8) – Assist: 21 (Giunta 6)