POLITICA & CONDANNE FUORI TEMPO MASSIMO

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   –   di Francesca Nardi   – 

%name POLITICA & CONDANNE FUORI TEMPO MASSIMORidateci, per favore, le vecchie volpi della Dc ed i lupi mannari del Pci! Ne abbiamo un assoluto bisogno, per evitare a noi stessi il fatale “sgarrupo” nel pozzo senza fondo, del nulla lavato e stirato e soprattutto, risulta indispensabile alla nostra ripresa intellettuale e alla riesumazione della riflessione perduta, la didattica che scaturiva dal loro confronto rovente, mai banale, illuminato sempre, cui ispirarsi oggi, per ricostruire nell’immaginario collettivo, la possibilità di riprendere la crescita, là dove una squallida copia del discorso politico, con il nostro inconsapevole, ma miserabile, consenso, l’aveva interrotta. Oggi risulta assai faticoso commentare il saggio di insipienza con cui la signora Camusso, su dubbia ispirazione della signorina Schlein, si è imposta ad una, diciamolo pure, riluttante attenzione. Il rigetto di nove richieste di iscrizione al Pd, non avrebbe meravigliato più di tanto se, la strana e contrastante presenza, tra i nove di quattro particolari nominativi, non avesse scatenato precisi ricordi e circostanze. Veto per Gennaro Oliviero, Vito Marotta, Massimo Schiavone e Silvio Sasso, con l’accusa di essersi candidati o aver sostenuto candidati, schierandosi contro il Pd. Il peccato originale commesso da Gennaro Oliviero con l’imposizione della candidatura di Lorenzo Di Iorio, forte di un curriculum forzitaliota e di altre doti che con la politica ci azzeccavano un beneamato nulla ma, molto con il resto farmaceutico,  ha ricevuto, a suo tempo, la contestazione salottiera o troppo “comme il faut” di Francesco Boccia, rimasto sicuramente spiazzato, dalle repliche di Gennaro Oliviero, lanciate in videoconferenza riservata, in un dialetto stretto, tipico dell’aurunco antico, che suonavano più o meno così: “ccà cummann io”, il tutto condito e sostenuto da un corollario facebookiano, in cui amici e parenti più o meno stretti, abbigliati con nobili pseudonimi, si affannavano a dire la loro, contro le interferenze romane… Ebbene…come ricorderemo, il caro Boccia, esausto, fu obbligato dal suo istinto di conservazione, a gettare la spugna per non soccombere, ma non risulta che si sia mosso un solo fragile mignolo da parte dei signori dei sette colli, all’indirizzo del patron che, fino ad oggi ha, per così dire, gestito il buono ed il cattivo tempo aurunco ed oltre. La storia dell’arrogante insofferenza a seguire le regole del partito, sembra essere piuttosto vecchia, o no?, e… se… cervello e memoria non sono proprio finiti in pappa, sembrerebbe che a meritare di essere severamente redarguito fosse stato e sia, a distanza di tempo, soltanto uno dei quattro, o no? a noi sembrerebbe Gennaro Oliviero e a sua eccellenza “chioma d’oro”, per caso…no?, a qualcuno forse per gradire, verrà in mente la raccolta di firme, alla vigilia di quel fatidico giorno dell’ottobre 2021, quando si tentò l’ultimo disperato tentativo di impedire l’utilizzo del simbolo del PD alle amministrative?, la domanda sorge spontanea: ma… contro quale centrosinistra si sarebbero schierati gli altri colpevoli?, quel magico centrosinistra che emergeva dalle amministrative più scandalose degli ultimi decenni e nel cui rimescolio di convenienza e di interesse, non ci si preoccupò neppure di salvare un quarto di faccia?…almeno pe ffa vedé! Vengono i brividi se si pensa che persino l’odioso Martusciello, prese le distanze da chi, in quell’occasione partecipò allo scempio della politica…A suo tempo ne scrivemmo e come noi altri…ma la cara Camusso, che si limita a navigare in superficie, probabilmente non ha interesse alcuno, alla storia di coloro che pretende di giudicare. Ed è molto strano, a pensarci su…che un politico, in vista di appuntamenti elettorali importanti, ragioni in termini che non tengono in alcun conto “li voti” come diceva il famoso Dante Cappello che di voti se ne intendeva eccome! Se facciamo quattro conti alla spicciola, la stratega Camusso in un colpo solo, avrebbe sterminato circa cinquantamila voti, senza battere ciglio…A questo punto dubitiamo che non ci sia una sottile ed insinuante ispirazione a monte…Resta da vedere, (sempre che, su questa infelice presa di posizione, non si faccia marcia indietro alla svelta e allora metteremo a riposo le rotelle, che al momento girano vorticosamente), chi abbia suggerito la mossa alla Camusso e che interesse abbia a far saltare il banco…a meno che, la gentile signora dalla folta chioma, non abbia una sua personale idea sul futuro del PD, idea che, come al solito, non ha nulla di politico ma parecchio di sindacale, la qual cosa sarebbe davvero una sciagura…Hasta la vista!

           

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