A MENTE FREDDA #14, LA PAPERDI JUVECASERTA PRESENTA IL TRIS VINCENTE A CHIETI. GIORGI L’UOMO DI PIETRA, PROSSIME QUATTRO PER CAPIRE LE AMBIZIONI

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FOTO 1 1 300x200 A MENTE FREDDA #14, LA PAPERDI JUVECASERTA PRESENTA IL TRIS VINCENTE A CHIETI. GIORGI LUOMO DI PIETRA, PROSSIME QUATTRO PER CAPIRE LE AMBIZIONI

di Alesssandro Aita

CHIETI – Mal di trasferta finalmente messo da parte. La Paperdi Juvecaserta torna a vincere lontano dal Palapiccolo dopo oltre due mesi: espugnato il Palatricalle con Chieti andata ko per 69-80, la squadra di coach Damiano Cagnazzo conquista così la sesta vittoria in stagione ed il primo tris del 2024-2025, in quella che può essere considerata un’altra bella prova di maturità.

TRE VITTORIE NELLA STESSA PARTITA – Una vittoria che risulta importante anche per il modo in cui è arrivata. Chieti è stata davvero troppo brutta nei primi 20 minuti, con il solo ex di turno Damir Hadzic a fare pentole e coperchi dal punto di vista offensivo. E difatti Lino Lardo ha provato a mettere su dei correttivi, aumentando esponenzialmente l’aggressività difensiva sul pick and roll ordendo raddoppi sul portatore di palla che hanno portato dividendi. I padroni di casa, nonostante un Bechi che ha litigato con il ferro e un Van Ounsem da sciopero bianco (tanto da essere tenuto in panchina nel momento decisivo con Del Sole a lui preferito) si sono portati sotto la doppia cifra di vantaggio per due volte, ma Caserta ha trovato le chiavi per vincerla una seconda e una terza volta. Prima con le triple di Raffaele Romano, autore di una gara perfetta dal campo, e poi con il protagonista del prossimo paragrafo. La Juve ha dovuto vincerla tre volte e c’è riuscita: bene così, anche se Tommasini e compagni hanno aiutato parecchio con un pessimo 3/26 da tre punti: non capiterà così spesso.

GIANLUCA GIORGI, ‘LA COSA’ – Il lungo ex Ruvo di Puglia era arrivato con qualche punto interrogativo di troppo, soprattutto dal punto di vista fisico, vedendo il pochissimo minutaggio a lui riservato in Puglia. E invece, con una sola prestazione, fa vedere a tutti di essere in una discreta forma: tanta presenza a rimbalzo da entrambi i lati portando una gran dose di solidità e di sacrificio (quasi rimettendoci una tempia), con gli avversari che quasi sbattono contro il suo corpaccione di due metri per più di cento chili. Quando ha segnato il canestro con fallo antisportivo, i giocatori di Chieti hanno provato quasi ad aggrapparsi su di lui ma non se ne è accorto nemmeno, spazzandoli via con forza erculea: mi ha ricordato ‘La Cosa’, il personaggio dei Fantastici Quattro che si trasforma in un essere di pietra e che va in battaglia al grido di ‘It’s Clubbering Time!’ (è tempo di distruzione, ndr). Ieri nel finale ha distrutto la partita: gli manca ancora un filo di esplosività nell’andare al ferro, ma già così risulta utile, utilissimo.

LA MALEDIZIONE DEL SEDICI – Una gran partenza quella bianconera, sta diventando una bella prerogativa della Juve. A fare onde in partenza è stato Antonello Ricci, con due triple in fila ed un ottimo anticipo per griffare i primi otto punto di Caserta, saranno 14 nel solo primo quarto propiziando un allungo che ha permesso ai suoi di toccare gli oltre venti punti di margine. Nel secondo tempo ha dato meno offensivamente, ma sono da rimarcare un paio di palloni rubati di importanza capitale leggendo benissimo i passaggi avversari, per poi sbloccarsi con una tripla che gli è valso il season best a quota 18, abbattendo così la ‘maledizione del sedici’: quest’anno era arrivato cinque volte a quota sedici, senza mai andare oltre. Potrà smettere di sognarsi quel numero la notte e dormire sogni tranquilli, sapendo di poter fare ancora di meglio.

CALENDARIO POSSIBILE – Finalmente Caserta esce fuori dalla ‘zona rossa’. La sesta vittoria stagionale permette alla Juve di risalire al quattordicesimo posto al pari di Ravenna, con la zona play-in occupata al momento da Fabriano, Piombino, Sant’Antimo e Jesi lontana solo due punti e i playoff diretti a quattro lunghezze. Di contro, Chiusi e Salerno, entrambe con lo scontro diretto a favore e con buone chance di mantenerlo anche in caso di sconfitta visti gli ampi margini, distanti una sola vittoria. Domenica si gioca con Rieti, squadra in crisi tecnica che viene da cinque sconfitte consecutive, precipitando nella voragine della zona retrocessione: arriverà una squadra disperata e affamata di punti. E dunque da non sottovalutare. Perché le prossime quattro partite sono tutte alla portata: dopo Rieti ci sono Cassino e Jesi lontano da casa, per poi ritrovarsi per gli auguri di buon natale passato al PalaPiccolo contro Sant’Antimo. In queste quattro gare Caserta saprà dove potrà guardare in classifica: se verso l’alto o verso il basso.

Chieti Basket 1974 – Paperdi Juvecaserta 69-80

(17-27, 31-47, 49-65)

Chieti Basket 1974: Hadzic 17 (6/10, 1/5), Bechi 14 (6/13, 0/3), Vettori 14 (3/3, 2/5), Serafini 11 (3/6, 0/3), Sinagra 7 (3/7, 0/4), Van Ounsem 2 (0/2, 0/1), Maiga 2 (1/1, 0/2), Del sole 2 (1/2, 0/0), Bianco 0 (0/0, 0/1), Tommasini 0 (0/2, 0/2), La storia ne, Capetola ne. Allenatore: Lardo

Paperdi Juvecaserta: Ricci 18 (1/4, 5/9), Romano 15 (1/1, 4/4), D’Argenzio 12 (1/2, 1/3), Giorgi 9 (2/6, 0/1), Mastroianni 9 (1/2, 2/3), Diouf 7 (3/4, 0/0), Laganà 4 (0/0, 1/4), Azzaro 3 (0/2, 1/6), Heinonen 3 (0/1, 1/3), Marchiaro 0 (0/1, 0/1), Pisapia ne, Kumer ne. Allenatore: Cagnazzo

Arbitri Mottola di Taranto e Iaia di Brindisi

Chieti: tiri liberi: 14/23 – Rimbalzi: 34 15 + 19 (Bechi, Van Ounsem 6) – Assist: 24 (Bechi 8)

Paperdi: tiri liberi: 17/24 – Rimbalzi: 37 8 + 29 (Giorgi 8) – Assist: 24 (Laganà 9)

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