– di Francesca Nardi –
Percorrendo virtualmente i sentieri del pensiero nascosto, che alloca negli angoli dimenticati della nostra Città, “qualcuno” interrompe la corsa quotidiana verso l’altrove…un qualsiasi altrove… giustificato dalle diverse esigenze, che contribuisce ad aumentare le distanze tra noi e ciò che ci circonda…tra noi e la vita stessa della Città… quella di ieri pietrificata nello stipite di una vecchia porta abbandonata e quella di oggi che corre con noi, trascinata come quella “borsa della spesa” citata magistralmente da Kafavis come sinonimo dell’invisibile. E quel “qualcuno” che sembra camminare nello spazio ignorato e nel tempo perduto della Città ed allo stesso tempo, riesce a pensare in grande, è l’avvocato Franco Capasso, segretario cittadino del partito “Noi di Centro”, che affronta con saggezza e spirito costruttivo, l’argomento spinoso di un interesse collettivo penosamente sfilacciato, che non riesce a fissare un punto fermo su cui argomentare, confrontarsi ed infine civilmente diversificare le opinioni con l’obiettivo di costruire con ricchezza di mezzi intellettuali ed opportuni riferimenti, un futuro finalmente degno della Città della Reggia.