– di Francesca Nardi –
La politica, persino quella avariata dei nostri giorni, esige un minimo di serietà e di coerenza da coloro che la praticano, sovente senza alcuna predisposizione naturale e nella totale e strafottente assenza di responsabilità. Ma…ce la va sans dire che, in aggiunta alle drammatiche lacune che connotano certi parlamentari e senatori, troviamo una placida ed ammirevole indole refrattaria al rossore della vergogna ed ai flebili richiami del pudore…Se così non fosse e se in fondo al barile, brulicassero almeno i residui dello scuorno e del timore di incorrere in figurelle, sospese tra il ridicolo ed il patetico, alcuni dei tribuni del popolo, si asterrebbero da certe particolari esternazioni. Ebbene… la storia è sempre la stessa, trita e ritrita, fondata sulle mission di comodo, sulle sbattute in petto a tempo e sulle palpitazioni temporanee…Al centro del problema la Sanità e quale, secondo voi, potrebbe essere un argomento più sensibile della sanità?, quale affaire potrebbe risultare più succulento di quello che all’interno del pianeta sanità, può realizzarsi in tutte le sue ramificazioni?, e quale accusa, secondo voi, potrebbe risultare più efficace di quella lanciata come un missile terra-acqua contro un qualsiasi politico di peso e di potere, avente come oggetto la sanità? Ebbene… i nostri eroici parlamentare, “scetati dal suonno” dall’imminenza delle elezioni regionali e soprattutto dalla percentuale di possibilità in aumento, di abbattere il monolito De Luca, al momento in serie difficoltà a causa del terzo mandato che sembra sfumare all’orizzonte…dopo avere febbrilmente sfogliato il diario dei problemi della sanità campana degli ultimi anni…hanno iniziato a sferrare senza limiti di scuorno alcuno, violenti attacchi al governatore sul quale piovono tutte le possibili accuse di malagestio e pessima organizzazione…Gli stessi signorini in doppio petto blu e bottoni dorati, con stemmino rituale, che per anni abbiamo cercato inutilmente, di trascinare nella mischia della corruzione sanitaria, sciorinando sotto al loro sguardo, sempre perduto nel magico altrove o pacificamente in stato di riposo, un elenco lungo come la quaresima, di cofecchie ospedaliere e soprusi Asl, rigorosamente documentati…gli stessi fascinosi Brummel della “politica politicante” con il miele in bocca, che non si sono mai girati neppure di striscio o per scommessa, verso le eventuali vittime del sistema sanitario in atto, anche soltanto per curiosità o magari… per vedere cosa fosse successo, per timore di perdere mezzo voto, ebbene…oggi che De Luca, al quale in verità questi pargoli governativi col ciripà per traverso, non riescono a fare neppure un misero baffo, scendono virtualmente in piazza e accusano il Governatore di tutto il male possibile che fermenta nella Sanità campana. E… detto da chi firma che non può, in alcun modo, essere considerata di sinistra, equivale praticamente a conficcarsi una lama nel petto, ma va bene così, se così facendo e dicendo, si conservano dignità e coerenza che non possono, in alcun modo, continuare ad essere considerate come materia fluida, che si colora secondo le ombre dell’insenatura più vicina e meglio riparata, entiendes? “Le troppe criticità degli ospedali campani certificano il fallimento di De Luca”, scrive l’onorevole Marco Cerreto di FDI …una sorta di eco alle parole del deputato della Lega, Gianpiero Zinzi, un altro “scetato dal suonno”, che oggi si ricorda, dopo aver tutelato per anni soltanto i suoi voti ed i suoi votanti, di scendere addirittura in piazza in compagnia di Durigon (pensate un po’, caruccio) per chiedere una sanità equa, efficiente e all’altezza della regione. “Abbiamo voluto dare un messaggio di speranza a chi è stato tradito dalla malagestio di De Luca…” ha detto l’onorevole Zinzi. A questi due signori ed agli altri che la pensano esattamente come loro e che esattamente come loro, hanno taciuto dinanzi alle più spudorate vicende, compreso le morti che avrebbero potuto essere evitate…le morti per infezioni camuffate da complicanze, per essere precisi… Quante, onorevoli?, quanti concorsi sartoriali avete patrocinato virtualmente, voi politici di Terra di Lavoro? De Luca con tutti i suoi limiti, le sue follie, le sue genialità è l’unico che è riuscito a far parlare della Campania, come di una Regione e non come di una landa desolata che viene riesumata nei titoli di coda, soltanto per episodi di criminalità organizzata e di corruzione. Mettitev scuorn! Hasta la vista!