SALERNO – Giovedì 24 ottobre alle 18, presso gli spazi del Museo Archeologico Provinciale di Salerno (via San Benedetto 28), sarà presentato “Solo dieci minuti, prometto” di Nunzia Mazzei. Il libro, pubblicato dalla casa editrice Marlin nella collana “Il Portico”, affronta temi complessi, tra cui la violenza sulle donne, la doppia vita e la ricerca dell’amore vero. I saluti istituzionali sono affidati a Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alle Politiche culturali. Interverranno l’assessore comunale alle Politiche sociali Paola De Roberto e l’avvocato penalista Alba D’Antonio, presidente dell’associazione Resilienza Legale. In dialogo con l’autrice ci sarà il docente dell’Università di Salerno Vincenzo Salerno. La presentazione del libro sarà l’occasione per un focus sul tema della violenza sulle donne. Si ringrazia l’amministrazione provinciale per l’ospitalità.
Il giorno seguente, 25 ottobre, alle 20.30, l’autrice sarà la protagonista di una nuova presentazione che si terrà presso gli spazi del bar Agorà wine&more (piazza Matteotti 9-10) a Giugliano (Napoli). Ne discuteranno con Nunzia Mazzei Iolanda Stella Corradino, del Centro antiviolenza “La Fenice” e Teresa Vitale di Spazio Aspasia.
L’autrice, attraverso una scrittura moderna e tagliente, cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, trascinandolo in un viaggio emozionale nei vicoli del centro storico di Napoli; fino a farlo simpatizzare anche con personaggi discutibili, complessi e sfaccettati. Il romanzo offre una prospettiva intima sulla condizione umana, mettendo in evidenza le sfumature delle relazioni interpersonali e le sfide che queste comportano, grazie alla capacità della Mazzei nel dipingere una realtà sempre diversa da quella che appare.
“Onorata e felice di poter presentare il mio romanzo a Salerno, in uno spazio che custodisce la memoria del territorio. I libri sono il luogo attraverso cui si esamina e si divulga la cultura. E i romanzi, tutti, ci offrono la possibilità di sperimentare emozioni nuove, ambiguità e contraddizioni, spostandoci in luoghi sconosciuti in cui approdare, soprattutto ai giorni nostri, è imprescindibile. Pochi giorni fa, ancora una volta, una donna viene strangolata per mano di un uomo. E’ giusto parlare di questi temi per promuovere il cambiamento. Lo farò anche a Giugliano di Napoli, insieme a due realtà territoriali importanti, come il Centro antiviolenza “La Fenice” e Spazio Aspasia. Non si sceglie di raccontare una storia. Scrivere è un atto d’amore. Un bisogno. È stato così anche per questo romanzo; ho sentito di doverlo fare. La scrittura per me è una possibilità di pensare meglio, di indagare. È un modo per entrare nella testa e nei panni di un altro, tentando di scoprirne contraddizioni, desideri. Capirne il funzionamento. Filippo, il protagonista, è animato da conflitti ignoti, desideri che non ammette e non riconosce. Nei suoi panni, ho vissuto un’esperienza forte. Terribile. In fondo, un romanzo ci insegna quel che non conosciamo; quel che non è dato. E come prenderne le distanze””, spiega l’autrice.
Trama
Filippo, giovane e attraente, conduce una doppia vita: di giorno impiegato modello e di notte socio di Riccardo nella gestione di un giro di prostituzione, nel cuore di Napoli. Tra le lucciole ai margini della strada in attesa dei clienti c’è Vilma arrivata in Italia da Eger. La sua natura selvaggia seduce e confonde Filippo, che la preferisce a tutte le altre. Di fronte al suo sorriso misterioso prova emozioni che non riconosce. I disagi, infatti, affondano le radici nell’infanzia. Una madre anaffettiva e l’improvviso distacco dalla casa paterna hanno influito sul suo sviluppo psichico. La sensazione di perdita dell’oggetto d’amore e la prospettiva dell’abbandono sono vissute da Filippo come una catastrofica perdita di sé. Condizione di cui avrà piena consapevolezza solo nel momento in cui conoscerà Nora, una ragazza perbene. Con lei sarà tutto diverso. Un sentimento nuovo lo travolgerà sin dal primo incontro, tanto da allontanarlo da Vilma. Nora farà parte della sua vita diurna. Con lei Filippo sognerà perfino una famiglia. Ma il sentimento che sente è tutt’altro che amore.
Un passaggio del romanzo “Solo dieci minuti, prometto”
«Camminava senza meta, meditando su quell’equivoco. Gli sembrava di rivedere l’espressione del volto di lei, di Antonio. Le loro facce. In fondo, tutta quella rabbia era stata vana. E sterile. Si chiedeva, ora, cosa avrebbe pensato Nora di lui. Sapeva di aver rovinato il loro pomeriggio, la loro relazione e magari anche l’amicizia tra lei e Antonio. E tutto questo per niente. Tuttavia, su di lui non gravavano sensi di colpa, né la percezione dell’errore commesso. Ho agito così perché ero arrabbiato, si diceva. Se non avessi provato amore e interesse nei suoi confronti, non sarebbe accaduto. Esplorava ogni variabile implicata in quell’atteggiamento e si convinceva che non avrebbe potuto fare altrimenti. Si giustificava e si perdonava da solo, Filippo. La responsabilità era di Nora, certo. Se fosse stata più attenta ai suoi sentimenti, la lucidità di sicuro non l’avrebbe persa.»
Biografia autrice. Nunzia Mazzei vive e lavora a Napoli. Insegnante di lingua francese, editor e traduttrice. Ha pubblicato il racconto Sette lunghi anni nell’antologia Racconti Campani (Historica edizioni, 2020) e il romanzo di formazione Il senso delle cose (Rogiosi, 2023). Ha curato l’edizione italiana del romanzo di Gaël Octavia La fine di Mame baby (Giuseppe de Nicola editore, 2023), pubblicato in Francia da Gallimard.