AUTISMO E SESSUALITA’ ADULTA: COMPRENDERE, RISPETTO E INCLUSIONE

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 La sessualità è una parte fondamentale dell’esperienza umana, e per le persone con disturbi dello spettro autistico (DSA), questo aspetto della vita adulta presenta sfide e opportunità uniche. La complessità della sessualità autistica è spesso fraintesa o trascurata, portando a una mancanza di supporto e comprensione. Tuttavia, è essenziale riconoscere e affrontare questi temi con rispetto e sensibilità, per promuovere il benessere e l’inclusione delle persone autistiche nella sfera sessuale.   Uno dei maggiori ostacoli che le persone autistiche affrontano riguardo alla sessualità è la presenza di stereotipi e miti. Spesso si presume erroneamente che le persone autistiche siano asessuate o che non abbiano interesse per le relazioni intime. In realtà, le persone sullo spettro autistico hanno una vasta gamma di desideri e orientamenti sessuali, proprio come chiunque altro. La difficoltà nel comprendere le dinamiche sociali e la comunicazione non verbale può complicare l’approccio alle relazioni intime e sessuali. Le persone autistiche potrebbero avere bisogno di supporto per comprendere il consenso, le aspettative sociali e le norme culturali legate alla sessualità. Tuttavia, la mancanza di educazione sessuale adeguata per le persone autistiche può lasciare molti impreparati ad affrontare queste situazioni in modo sicuro e consapevole.

6 Commenti

  1. Argomento sicuramente degno di tanta sensibilizzazione.
    Ogni individuo merita la conoscenza della sfera sessuale, autistici adulto compresi.
    Complimenti come sempre per l’articolo.
    Buon sabato

  2. Buongiorno,
    Concordo con il promuovere questo aspetto, ma appunto, con rispetto e sensibilità. Perché sicuramente anche gli autistici adulti, provano sensazioni di natura asessuale.
    Buon weekend

  3. Purtroppo è più delle volte si considerano le persone autistiche i disabili in generale, come persone prive di sentimento o addirittura senza stimoli sessuali, entrambi cose sbagliatissime perché sono convinto che dal punto di vista fisiologico la sessualità sia un bisogno di tutti, disabili inclusi.

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