(f.n.) – Le Aziende Ospedaliere sono organizzazioni molto complesse, che hanno il compito di fornire salute attraverso una rete di professionisti e di tecnologie, regolamentati dalle cosiddette procedure o dai regolamenti…E adesso amigos…con questa ouverture avrete compreso, senza possibilità di errore, che questo è un Memoriale particolarmente serio…quindi procediamo…I meccanismi che muovono gli ingranaggi di un Ospedale, sono molteplici e sovente, diversamente da ciò che si sarebbe portati a credere, rispondono a dinamiche che, più che perseguire esclusivamente la mission dell’Azienda, tendono artatamente a far collimare le consuetudini ospedaliere con l’interesse individuale. Già…proprio così! Nel corso degli ultimi anni, l’Aorn di Caserta ha pubblicato molti regolamenti, probabilmente a sostegno delle intenzioni recondite della direzione strategica…convincere il lettore (meglio se occasionale) che ha avuto la fortuna di imbattersi in un Azienda del Nord Europa…un’Azienda di chiara tendenza scandinava, il cui funzionamento era improntato alla trasparenza ee al cui interno, tutto procedeva rigidamente, secondo le indicazioni previste dai regolamenti…Quel lettore, naturalmente estasiato, non sa di aver preso una cantonata stratosferica…infatti, nel nostro Ospedale, vi sono alcuni aspetti della gestione pratica, che non si sono mai sognati di tenere in alcuna considerazione le indicazioni dei regolamenti. A questo punto viene in mente un film di Nanni Moretti, in cui si sosteneva che “le parole sono importanti”…ma sono altrettanto importanti se non di più, le azioni e le conseguenze che le parole generano. E…allo stesso modo sono assai importanti, le indicazioni contenute nei regolamenti dell’Aorn di Caserta…Ad esempio…nel regolamento relativo all’orario di lavoro, oggetto della delibera 317/2019, non è prevista alcuna delega, da parte dei direttori di struttura, per l’inserimento dati nel sistema di gestione delle presenze. Il fatto che non siano previste deleghe, per le suddette operazioni, ovviamente ha un significato ben preciso, o no? Quali sono infatti le conseguenze dell’inserimento e della eventuale modifica delle presenze, nel sistema di gestione presenze, dei dipendenti?, ecco “l’importanza delle parole” secondo Moretti e ciò che generano…Gestire le presenze di un dipendente, companeros, significa “gestire, addirittura creare, lo stipendio di un dipendente”, infatti…proprio attraverso la gestione delle presenze, alla fine del mese la voce “presenza” si traduce in “stipendio”, cioè in pecunia, dinero, “sord”. Il regolamento non prevede alcuna delega, da parte del direttore di struttura, per effettuare questo tipo di operazione, ma qualcosa stride…dal momento che, nella pratica la delega de facto, esiste eccome…e questo tipo di organizzazione assai approssimativa, per non dire disastrosa, è disseminata di punti critici…che provocano alcuni interrogativi…1) Chi ha delegato l’infermiere X o l’OSS Y ad accedere ai dati sensibili dei dipendenti? 2) Chi ha delegato l’infermiere X o l’OSS Y ad intervenire nella gestione presenze di un dipendente? 3) Quali sono i criteri seguiti dall’infermiere X o dall’OSS Y per definire, in sostanza creare lo stipendio, di un dipendente alla fine del mese? 4) Quali sono i requisiti che i suddetti infermieri o Oss dovrebbero possedere e nel caso, secondo quale regolamento sono stati eventualmente codificati questi requisiti? 5) Esiste forse una dichiarazione depositata negli uffici amministrativi preposti, relativa all’assenza di conflitti d’interesse? Quanto esposto, dal momento che fino a prova contraria, esiste una norma che vieta alle amministrazioni pubbliche di adibire un dipendente a funzioni diverse, da quelle per le quali è stato assunto, pertanto un infermiere deve fare l’infermiere e un Oss deve fare l’OSS, e poiché l’inserimento e la gestione dei dati sono, ancora, attività amministrative, la logica, la norma e soprattutto il buonsenso, indicano che, a svolgere attività di tipo amministrativo, siano figure amministrative. E qui, se volessimo essere maligni e una ‘ntecchia polemici, dovremmo convenire che quando si tratta di amministrativi, codesta direzione strategica, incorre in grave confusione…ma oggi siamo buoni e pacati e non infieriamo oltre, sull’argomento…Ma veniamo alle conseguenze di questa anomalia, un’altra anomalia tipica dell’Aorn de noautri… Nei fatti, una volta che la timbratura sia stata autorizzata da chi gestisce le presenze, non vi è altra scelta per l’Azienda, se non retribuire quella prestazione lavorativa, sia essa ordinaria che straordinaria. E visto che, proprio lo straordinario è la chitarra sulle cui corde si sono arpeggiate le più scandalose sinfonie, logica ed onestà intellettuale vorrebbero che, proprio in quel settore sarebbe opportuno evitare scelte, che potrebbero essere veicolate e condizionate da interessi di varia e diversa natura. Potrebbe infatti accadere (ed accade) che chi inserisce i dati sia un soggetto sindacale e quindi potrebbe agevolare un dipendente, anziché un altro in virtù dell’appartenenza sindacale…Poi “a penzà a male non è peccat” potrebbe inoltre capitare che un dipendente maneggi i dati di un familiare?, potrebbe succedere, non è vero? Visto che navighiamo sulla cresta della illegittimità, tutto potrebbe accadere, o no? Potrebbe quindi succedere che un dipendente sia a conoscenza di dati sensibili per accedere ai quali, non ha mai avuto alcuna autorizzazione, o no? E se un infermiere o un OSS si dedicano alla gestione i dati, scusate…ma chi svolge il loro lavoro? In tal caso significherebbe che in quella Unità Operativa, figura un’unità lavorativa che, in realtà non svolge assolutamente il suo lavoro, un fantasma, una figura mitologica con poteri sovrannaturali, n’est pas? E andiamo oltre…In relazione all’ipotetica vertenza di un dipendente, che si sente danneggiato esiste un vulnus, dal momento che il regolamento prevede che il responsabile sia il direttore della struttura, il quale si giustificherebbe dicendo che in assenza di delega formale ha delegato Mister X ad agire in sua vece e Mister X non figura materialmente in alcun documento, semplicemente perché non ha alcuna delega e neppure una password che faccia riferimento a lui né utilizza username…La soluzione a quella che per noi è una “conveniente cofecchia” non è complicata sapete?, soprattutto a margine delle ultime infornate di amministrativi…Non sarebbe infatti un affare di stato, dedicare un amministrativo per dipartimento, che si occupasse della gestione delle presenze, in maniera tale da avere soltanto 7 referenti anziché 50, si potrebbe uniformare assai facilmente la procedura e si eviterebbe di distogliere personale dalle mansioni per le quali è stato assunto…e soprattutto… si porterebbe l’Azienda apparentemente “nordeuropea” a livelli di italica normalità. Le dinamiche che hanno portato allo straordinario allegro, tanto osteggiato dal dottor Lanzuise, si stanno ricomponendo alla grande e se il dottor Meles, non si da una mossa, nel pretendere un sistema chiaro, limpido ed univoco, ben presto si troverà imprigionato tra due fuochi, quello della Direzione generale e quelli che inseriscono i dati senza alcuna titolarità, quelli che ne traggono vantaggio e quelli che senza alcun autorizzazione delegano…Decisamente non vorremmo trovarci nei panni del dottor Meles che in questa occasione potrebbe fare davvero e finalmente la conoscenza con i soggettini al naturale. Ed è appena il caso di stare in guardia, dal momento si annunciano tempi assai movimentati, in previsione della riunione del prossimo 25 settembre…infatti…pare che sui famosi DEP vi saranno delle osservazioni assai serie da parte del collegio sindacale, proprio per mancanza di trasparenza sui fondi…quindi companeros…come si può pensare di partecipare ad una riunione con la “botta sotto l’ascella” dei molti mister X, che gestiscono allegramente ore e quindi “l’argent” dell’Ospedale?…Ma so cos ‘è pazz! Hasta el Domingo!
Queste persone sono le meno peggio Rosa Nuzzo e Zevi, le peggiori penso proprio di no perché l’ospedale in queste condizioni sono state gli altri Sigle sindacali e lo potete costatare quando ci sono le posizioni e metteranno a concorso.
In tutti i reparti caposala, infermiere fuori turno o OSS vengono delegati a fare questo lavoro. Ognuno secondo il proprio criterio ed interpretazione delle norme. I direttori danno lavoro le chiavette con codici di accesso. I direttori firmano solo senza manco sapere quanto straordinario esce e chi lo fa. Meles parla direttamente con i coordinatori quando a gestire lo straordinario non sono direttamente le sue collaboratrici. Lanzuise è scappato via, meles farà altrettanto. Aspettiamo il cambio generazionale per estirpare un cancro che sta divorando l’intero ospedale. Zevi e Nuzzo sono il peggio
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