(f.n.) – Con riferimento all’articolo “Asl, direttori onnipotenti & infermieri con licenza di firma”, pubblicato in data 6 settembre u.s. abbiamo ricevuto una nota a firma della dottoressa Delia De Biasio, (della cui autenticità le usiamo la cortesia di non dubitare, nonostante la nota non arrechi alcuna intestazione ufficiale di provenienza, né alcun numero di protocollo), in cui si rileva il desiderio della stessa dottoressa De Biasio di spiegare il motivo per cui, l’infermiere Fabio Gentile abbia firmato sia la diagnosi che la cura ad una paziente. Avendo inoltre noi, evitato di citare il nome della paziente in oggetto, non si comprende per quale motivo la dottoressa di cui sopra, affermi che la paziente stessa, sia oggetto dell’articolo giornalistico in questione. La dottoressa De Biasio, come si può arguire dalla nota che riportiamo integralmente, confida in una pronta smentita da parte nostra, ma…pur dando fondo a tutta la nostra buona volontà, non riusciamo a capire come adoperarci per accontentarla, non avendo compreso cosa dovremmo smentire… Noi abbiamo pubblicato la foto di un referto specialistico a sostegno dell’articolo…se ci fossimo azzardati ad asserire che un infermiere aveva firmato una prescrizione, senza mostrare alcuna prova di ciò che avevamo pubblicato, avremmo potuto procedere con una smentita, qualora avessimo avuto la prova provata che avevamo pubblicato una notizia priva di fondamento, ma… nel caso in oggetto, non esistono smentite possibili da fare e tutto ciò che possiamo fare per mostrare la nostra perfetta buona fede e soprattutto la nostra cortesia è procedere alla pubblicazione della nota della dottoressa Delia De Biasio.
Di seguito la nota a firma della dottoressa Delia De Biasio
