GLI ACCIACCATI DEL SETTORE PUBBLICO

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–   di Peppe Rock Suppa   –
Hanno pubblicato i dati delle malattie degli ultimi dieci anni, fondandosi sui dati dell’INPS, e non c’è niente da fare: gli statali sono molto più malconci rispetto ai dipendenti del settore privato. Sarà che in Italia esiste da sempre una strana pandemia, che non passa mai, e che colpisce sempre le stesse persone: gli impiegati del settore pubblico.
È una malattia senza nome, senza un nome scientifico. Non è affatto un luogo comune, se è questo che state pensando mentre leggete. É proprio il posto, il posto di lavoro pubblico, insomma è il famoso posto fisso italiano. Statistiche alla mano gli statali sono molto più cagionevoli perché si ammalano molto di più rispetto ai dipendenti del settore privato.
Ma cos’è dunque questa misteriosa malattia che infetta solo gli statali? Bisogna rivolgersi all’OMS? Probabilmente no, ma alle strutture dello statalismo italiano si, tra l’altro non è nemmeno contagiosa per gli altri stati. Anche perché, parliamoci chiaro se sei uno statale sei in una botte di ferro con dei super batteri non ancora identificati, e che ti procurano solo cose lievi, piccole piccole, raffreddori che ti fanno stare a casa qualche giorno, mal di pancia e mal di testa un altro paio di giorni, continui certificati medici (un certificato medico in Italia non si nega a nessuno) e via, salottino e tv per ricaricarsi un po’. Sembrano quasi, a pensare male (ma io non penso mai male), delle piccole ferie da prendersi ogni tanto, perché gli statali si stancano molto, lavorano per lo Stato, è una faccenda seria porca miseria. E quando lavori per lo Stato ti ammalerai pure di più, ma fortunatamente di patologie meno gravi, tendi subito a guarire, per poi riammalarti di nuovo, sempre di piccole cose.
I dati dicono, inoltre, che questa pandemia dei lavoratori statali è più frequente nelle regioni del Sud (non penso assolutamente male del Sud, basta leggere i dati), e quindi mi spiego molte cose, visto che penso a diversi miei parenti, e quando ero piccolo domandavo sempre a miei genitori perché queste persone fossero spesso malati. Mi preoccupava aver preso anch’io qualche malattia genetica, ero ancora ingenuo.
Quindi chi lavora nel settore privato quando si ammnala si ammala sul serio, quelli che invece lavorano nel pubblico sono spesso malaticci.
Guarda caso (ma non sto insinuando niente, ci mancherebbe), chi lavora nel privato è anche più facilmente licenziabile di un dipendente del settore pubblico.
Mi viene in mente Fantozzi, caricatura dell’impiegato tipo, che lavorava in una mega ditta con un megadirettore (tipico esempio di grande industria con partecipazione statale) e si lanciava dal balcone per prendere l’autobus al volo per non arrivare in ritardo: i veri Fantozzi sono quelli che lavorano nel settore privato.

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