Sequestro villaggio vacanze clan Castel Volturno. Legambiente: “ In Campania più che di ciclo illegale del cemento si dovrebbe parlare di un ciclo integrato di economia criminale”

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“In Campania più che di ciclo illegale del cemento si dovrebbe parlare di un ciclo integrato di economia criminale, che ha determinato e continua a determinare il saccheggio del territorio.In Campania si consuma il 15% di tutti i reati accertati nel nostro paese per quanto riguarda le attività illecite collegate al cemento: interi quartieri, decine e decine di palazzi, realizzati in assenza della benché minima autorizzazione eccetto quella della criminalità organizzata.” In una nota Legambiente commenta il sequestro di 43 immobili edificati su suolo demaniale in località Bagnara di Castel Volturno, sette dei quali occupati dai fondatori del clan Belforte.

“Accanto all’edilizia rispettosa delle regole -commenta Francesca Ferro,direttrice Legambiente Campania-è “ripartito” l’abusivismo edilizio, o forse meglio dire che non si è mai fermato, con una crescita, registrata dall’Istat nel “Rapporto sul benessere equo e sostenibile” relativo al 2022 che non si registra dal 2004. Dati preoccupanti a cui fa seguito la politica del condono come dimostra l’ultimo decreto salva-casa. Invece, quello che serve al Paese è rafforzare i controlli, potenziare l’attività di demolizione delle case abusive e dare più ruolo e responsabilità ai prefetti”.
L’abusivismo edilizio- conclude Ferro- è un’autentica piaga che tiene in ostaggio il territorio, la legalità e lo sviluppo in Campania ormai da molti decenni. Alla Campania spetta il record “negativo” per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione: dal 2004 al 2022, è stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti.

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