P.O. MOSCATI, SINDACATI A DIFESA DEI DIPENDENTI DEL COMPLESSO OPERATORIO, VESSATI PER VENDETTA…

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moscati aversa P.O. MOSCATI, SINDACATI A DIFESA DEI DIPENDENTI DEL COMPLESSO OPERATORIO, VESSATI PER VENDETTA…AVERSA – Il riscontro alle legittime proteste dei dipendenti del Complesso Operatorio del PO Moscati di Aversa, sostenute dalle rimostranze dei sindacati a causa del comportamento inqualificabile di un infermiere superprotetto dalle baronie sanitarie, si è tradotto nella solita rappresaglia di tipo padronale, con l’aggiunta dello scherno. Fortunatamente, questa volta, a margine delle diverse “cofecchie” che pullulano nel silenzio assenso circostante, a nessuno, in primis ai sindacati, è punta vaghezza di lasciar cadere la cosa e speriamo quindi che questa battaglia, che noi vogliamo definire di principio possa rappresentare una pietra miliare per il rispetto dei diritti e della dignità personale di ciascun lavoratore.  È addirittura umiliante che nel 2024 si debba lottare ancora per far abbassare la cresta ai baroni della sanità e ai loro delfini.  Le segreterie provinciali della Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fp nelle persone dei segretari C.Vettone, N.Cristiani e M.Falco hanno inviato una nota al Dg dell’Asl dottor Amedeo Blasotti, al Ds dottor Saverio Misso, al Da Tarantino, alla dottoressa Stefania Fornasier, Ds del PO Moscati di Aversa, alla dottoressa Concetta Cosentino, direttore GRU dell’Asl e al dirigente responsabile delle relazioni sindacali, dottoressa Quarto, avente per oggetto le tensioni e vessazioni a carico dei dipendenti del complesso operatorio del PO Moscati di Aversa

“Le scriventi 00.SS. Provinciali di Caserta, – si legge nella nota- sono costrette a diffidare ancora una volta le difficili condizioni organizzative e di lavoro che si stanno verificando nel complesso operatorio del Presidio Ospedaliero di Aversa.  Dopo ben due esposti fatti da tutti gli operatori sanitari del complesso operatorio e, dopo una riunione sindacale avvenuta pochi giorni fa, sono iniziate una serie di vessazioni e ripercussioni sugli operatori che hanno firmato le lettere di disservizi ed hanno preso parte alla riunione sindacale. I fatti che si stanno verificando, a nostro avviso di una gravità inaudita, scaturiscono dalla nomina quale consulente in regime di lavoro libero professionale del dottor Diurno, medico specialista in Anestesista e Rianimazione, attualmente in pensione. Al riguardo, si evidenzia altresì che lo stesso è congiunto dell’attuale primario della Terapia intensiva e Rianimazione e Complesso Operatorio dell’Ospedale di Aversa, dottoressa Eufrasia Silvestro. Ferma la questione di opportunità, si evidenzia che quest’incarico di consulenza, del quale si percepisce poco il vantaggio, in quanto sovrapponibile e lesivo della titolarità e della dignità degli stessi medici anestesisti operanti nella Asl di Caserta, ha generato tensioni tra gli stessi medici e in particolare col personale di comparto. Si segnala che, sebbene l’incarico conferito al dottor Diurno afferisca all’intera Asl di Caserta, di fatto, lo stesso viene espletato ed esercitato, quasi esclusivamente, nella unica Uoc di Terapia intensiva e Rianimazione dove sarebbe stato preferibile essere meno presenti, in quanto, diretto, dalla dottoressa Eufrasia Silvestro, moglie dello stesso dottor Diurno. Ad ulteriore riprova di una programmazione del lavoro che si sovrappone a quella già esistente, non può non essere segnalato il trasferimento dell’infermiere Felice di Stasio, ex collaboratore del dottor Diurno presso l’Ospedale di Pozzuoli, attualmente in servizio presso il blocco operatorio del P.O. di Aversa. Quest’ultimo, additato dalla quasi totalità dei sanitari del complesso operatorio per i suoi comportamenti e per la sua mancata integrazione nel gruppo di lavoro e nelle attività quotidiane, continua ad essere salvaguardato e “protetto” dalla responsabile dottoressa Silvestro, moglie del dottor Diurno. Il modus operandi dell’operatore trasferito è stato più volte oggetto di segnalazioni, rimostranze ed esposti recepiti dalle organizzazioni sindacali, le quali a tutela del buon andamento e dell’efficienza della Uoc, hanno richiesto un incontro alla presenza della direttrice sanitaria di aversa, dottoressa Fornasier. Alla riunione tenutasi il 18 luglio presso la direzione sanitaria del P.O. di Aversa, oltre a rappresentare la grave carenza di personale infermieristico, in maniera specifica, è stata evidenziata la problematica afferente l’infermiere di stasio e, più in particolare, sono stati evidenziati i suoi comportamenti e i suoi modi di agire. Nei giorni successivi all’incontro del 18 luglio, sono iniziate le “ripercussioni” nei confronti degli operatori e in particolare di quelli che avevano preso parte all’incontro sindacale. Ha iniziato proprio il dottor Diurno, marito della dottoressa Silvestro, a deridere un infermiere, il quale incontrandolo in servizio l’ha apostrofato col titolo di “o profossor”. Tale appellativo, solo perché, in riunione sindacale, l’infermiere si era permesso di dire, alla presenza della sua responsabile (moglie di Diurno), che lui era un valido professionista, che insegnava Infermieristica all’Università e non si riteneva inferiore a nessuno. Oggi, siamo venuti a conoscenza del secondo attacco. Sempre fatto allo stesso infermiere (stiamo parlando di un professionista con laurea magistrale e in possesso di diversi titoli master e ampie competenze), gli è stata notificata, dalla responsabile della Uoc dottoressa Silvestro, una proposta di pretestuoso provvedimento disciplinare per condotta non consona, ed è stato richiesto nella stessa relazione di “applicare una sanzione esemplare”. Come si può definire una simile cosa, se non bavaglio, vessazione e persecuzione, nei confronti di chi semplicemente ha posto all’attenzione di chi di dovere problematiche afferenti l’organizzazione delle attività e del lavoro. Atteggiamento che riteniamo da rimuovere e da condannare al più presto. Appare paradossale e strumentale che la contestazione disciplinare sia stata sollevata nei confronti di chi contesta l’organizzazione “familiare” della attuale Uoc. Nello specifico, la stessa è rappresentata dalla responsabile Silvestro, moglie del dottor Diurno, da un ex caposala ed ex collaboratore del marito della responsabile, e dalla stessa dottoressa Silvestro Eufrasia, responsabile della Uoc Blocco Operatorio e T.I..  La tempestività e casualità della contestazione sollevata subito dopo la denuncia degli operatori e successivamente la riunione sindacale, appare a dir poco paradossale. Per tutto quanto sopra, chiediamo con urgenza a quanti in indirizzo, di mettere sotto stretta tutela tutti i lavoratori firmatari delle due segnalazioni di disservizi, al fine di ristabilire una indispensabile serenità lavorativa e d’animo nei confronti dei lavoratori impegnati in complesse e delicate attività sanitarie”.

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