ASL, ISPEZIONE A VILLA FIORITA…TUTTAPPOST!

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%name ASL, ISPEZIONE A VILLA FIORITA…TUTTAPPOST!(f.n.) – È buona norma uscire dalla sala cinematografica, quando il film è terminato, compreso i titoli di coda, come affermiamo solitamente, per ricordare soprattutto a noi stessi che, se ce ne andassimo prima della fine, potremmo gettare al vento l’occasione di apprendere qualcosa di interessante…della serie: nella vita non si sa mai…n’est pas? Anche se, riflettendo…si arriva alla conclusione che, su una storia che val la pena di raccontare in progress, ci sarà sempre qualcosa da scoprire e da evidenziare e la fine pertanto, sarà soltanto coreografica e relativa ad un capitolo. Ce la va sans dire, che non possiamo, in alcun modo, lasciar cadere il sipario sulla vicenda relativa ad alcune presunte inefficienze, riscontrate nella Casa di Cura Villa Fiorita, vicenda che, in verità, si era rivelata assai interessante, soprattutto per il coinvolgimento della consigliera regionale, onorevole Maria Muscarà che, a differenza di altri, che almeno per una sorta di “affezione” territoriale, avrebbero dovuto avvertire l’obbligo morale, di interessarsi ai disagi lamentati da chi, magari li aveva persino votati, aveva immediatamente recepito la richiesta di aiuto di una paziente della Clinica in oggetto e presentato una interrogazione a risposta scritta, al presidente della Giunta Regionale, onorevole Vincenzo De Luca. Da quel momento, la suscettibilità evidente della proprietà della Casa di Cura Villa Fiorita Spa di Capua, si traduceva nel tipico atteggiamento di chi aveva ricevuto un oltraggio infamante. E via col tango… A margine quindi, di una ridicola parentesi, al cui interno le diffide in genere fredde, asciutte e significative, lasciavano solennemente, spazi insondabili e tempi inusuali alle coreografiche accuse di improbabili, nonché implacabili accusatori new generation, siamo giunti alla fase più interessante della storia:…la lettura della relazione redatta dal Direttore della UOC Controllo Prestazioni in Accreditamento e Mobilità Internazionale congiuntamente alla UOSD Autorizzazioni e Accreditamento Strutture sanitarie ed inviata dal DG Amedeo Blasotti al capo di gabinetto del Presidente della Giunta Regionale della Campania…Il Dg dell’Asl aveva infatti, qualche giorno prima, dato mandato al Dipartimento di Prevenzione diretto dal dottor Giancarlo Ricciardelli, di procedere ad una ispezione presso la Clinica Villa Fiorita. Abbiamo, ovviamente, riflettendo sulla relazione, goduto del piacere della lettura, che ci ha consentito ancora una volta, di constatare con chiarezza estrema, come riesca la naturalezza e la semplicità dell’esposizione a rendere il tutto “drammaticamente” normale e veritiero.  Dilungarsi pertanto, in un commento che risulterebbe tanto inutile quanto faticoso, equivarrebbe addirittura ad un atto di colpevole perché consapevole, avvitamento in profondità del classico chiodo arrugginito. Fatica appunto… inutile…Ce la va sans dire che gli ispettori dell’Asl, a parte quattro peccatucci veniali di distrazione e dimenticanza, dovuti sicuramente alla celerità con cui il personale della Clinica svolge le sue mansioni…non hanno scoperto alcunché di interessante in senso negativo, o no? A completamento dell’attività ispettiva si rendeva necessario acquisire l’elenco del personale distinto per qualifica, tipologia di contratto e suddivisione per unità funzionale, ma quando l’amministrazione della Clinica faceva pervenire all’Asl l’organigramma richiesto, si evidenziava che dalla documentazione, non era stato possibile, dedurre informazioni precise circa la presenza del personale con eventuale rapporto di lavoro occasionale. Ovviamente l’ispezione è stata effettuata a sorpresa…ed anche il giorno dopo, quando gli ispettori dell’Asl decisero di verificare se alcune cose fossero state puntualmente sistemate, si presentarono “all’intrasatta” a Villa Fiorita…ci credereste?, nessuno sapeva nulla eppure quelle anomalie che erano state registrate il giorno prima, erano state eliminate…Peccato che tanta solerzia non abbia ritenuto di espandersi a dovere, fino a trovare almeno una  traccia della stanza in cui si effettua la chemioterapia e delle condizioni soprattutto in cui si svolge, la delicatissima terapia. L’inefficienza più grave da segnalare consisterebbe dunque nel fatto che la stanza 133, destinata a degenza chirurgica sarebbe stata impropriamente utilizzata per esigenze ostetriche-ginecologiche, in luogo della camera 134?, quale meraviglia e stupore dunque quando il giorno dopo, teatro e palcoscenico di un’altra ispezione a sorpresa, si è potuto notare che la 133 era stata nuovamente e correttamente destinata alla degenza chirurgica. Naturalmente è stata notata l’immediata ottemperanza in merito a quanto rilevato il giorno prima…carucci, come se avessero saputo della seconda ispezione, nel corso di una seduta spiritica…Le altre stanze più o meno limitrofe, invece erano interessate dai lavori di manutenzione ordinaria…Non sono le lacune evidenti in questa relazione a colpire il nostro animo sensibile ma il fatto che a nessuno degli ispettori, sia punta vaghezza di fiatare o anche soltanto nominare la chemioterapia, gli 8 pazienti in cura e l’unico infermiere dedicato…per non parlare dei parenti che attendono fuori, accucciati sui gradini…e che in quei due giorni dedicati a ricevere gli ispettori, erano doverosamente scomparsi…Resta in piedi la documentazione relativa ai rapporti di lavoro occasionale e che per adesso non è stata ispezionata e che, detto tra noi…con tutto quel che ha da fare la sora Asl, figuriamoci se può pensare a due cartuscelle…e dai su! Passata la festa gabbato lu santu! Hasta la vista companeros de merienda!

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