ASL, BORIA, MALEDUCAZIONE E IPERTROFIA DELL’IO AL DISTRETTO 17-19…

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(f.n.) – Tra i numerosi episodi per così dire “discutibili”, di cui è costellata la sanità de noautri, ve ne sono alcuni che, definire addirittura “esecrabili”, è un eufemismo, per l’infimo grado di umanità e di educazione di cui, per l’occasione, hanno offerto lettura e prova provata gli attori. L’episodio di cui siamo venuti a conoscenza e che pubblichiamo con particolare sconcerto e rabbia contenuta, si è svolto nei giorni scorsi nei locali del distretto 17-19 dell’Asl di Aversa, a quattro passi dalla stanza del direttore dei servizi socio-sanitari, dottor Tommaso Pagano che quel giorno, risultava assente.  I fatti: una signora giovane e distinta, madre di un bambino autistico, si è recata negli uffici preposti dell’Asl, perché il suo bambino era stato allontanato dal Centro convenzionato che frequentava, seguendo il metodo ABA. La motivazione dell’allontanamento dal Centro, pare consistesse nel fatto che la professionista che seguiva il piccolo, era stata sollevata dall’incarico, perché non era laureata e, secondo quanto sostenuto dai dirigenti del Centro di cui sopra, tutti coloro che si occupano dei bambini che soffrono di disturbi afferenti allo spettro autistico, devono essere laureati. A prescindere dal fatto che… logica vorrebbe che certe verifiche si facessero preventivamente, onde evitare l’allontanamento di bambini dalle strutture che abitualmente frequentano, per necessità e non per diletto, con motivazioni che definire originali, significa giocare pietosamente con le parole. La signora in questione, tra l’altro, prima di rivolgersi all’Asl, si era recata presso un altro Centro convenzionato che purtroppo, non poteva accettare altri bambini, perché saturo. E veniamo al giorno in cui la signora si è rivolta agli uffici del Distretto, per avere lumi. La signora gira per gli uffici dell’amministrazione, ma alcuni sono vuoti e in altri, nessuno sembra avere alcuna intenzione di ascoltarla. La signora tenta di chiedere a qualcuno che occupa una delle stanze, cosa debba fare… ma… dopo averla praticamente ignorata fino a quel momento, ecco che uno dei presenti, per l’esattezza un giovane, l’aggredisce verbalmente e quando la signora replica a fatica: “ditemi cosa devo fare…voglio aspettare…ma ditemi qualcosa!”… il giovane duca che stillava virtualmente dai pori, nobile sudore blu, si permette di replicare alla povera signora allibita: “questi sono atteggiamenti camorristici!” La signora ovviamente si altera ed alza la voce esasperata ed ecco che, come un’apparizione inattesa e si spera salvifica, si staglia lungo il corridoio una figura piuttosto nota, sia in ambito politico che sanitario. Carmine Palmieri, già presidente del Consiglio Comunale di Aversa e dirigente dell’Asl, si avvicina incuriosito e con voce tonante, piuttosto sull’arrogante, chiede cosa stia succedendo. Messo al corrente della vicenda si rivolge alla signora ormai stremata, oltre che mortificata per il trattamento ricevuto e con atteggiamento da feudatario in visita alle colonie nel giorno in cui riceve le suppliche, rilascia una concessione all’indirizzo della povera signora, che ha dell’incredibile… Infatti con singolare degnazione le dice: “Adesso le faccio un piacere politico…vada al Centro che le ha detto che non ha posto e dica che la mando io…” La signora probabilmente “stupetiata” da cotanta grazia, si reca al Centro e riferisce…La risposta da oscar, pare sia stata: la può mandare anche il presidente della Repubblica, ma il posto non c’è! La riflessione giunge spontanea… a prescindere che nessuna persona, a maggior ragione la madre di un bambino autistico, può essere trattata nella maniera villana e odiosa che è stata riservata alla signora in questione, è appena il caso di chiedersi e qualcuno dovrebbe rispondere in fretta, quanti bambini sono stati allontanati da quel Centro convenzionato, che si è accorto che la persona addetta alla cura del bambino non era laureata…a meno che, in quel Centro non vi sia una persona dedicata, per ogni bambino ed anche in quel caso, il bambino non avrebbe dovuto essere allontanato. Inoltre, ci si chiede con insistenza, dove siano i signori in carica e deputati alla soluzione finale e brillante, di ogni eventuale contestazione, che incidentalmente,  quando accadono queste sgradevolissime vicende, sono sempre in un’altra dimensione…nella fattispecie il gran direttore Enzo Iodice ed il super Dg Amedeo Blasotti, carucci!, con la mente che pulsa all’unisono…e per finire sarebbe opportuno che le “scelle” del signor Carmine Palmieri si abbassassero, ammesso che fosse legittimo tenerle politicamente sempre alzate,  dal momento che l’invito alla signora, di recarsi a suo nome al Centro, è stato un vero azzardo…Infatti, non essendo riuscita la grandinata di bigliettini elettorali, con il nome di sua figlia, ad indirizzare nel modo giusto la volontà dell’elettore potenziale di passaggio o stanziale, al distretto 17-19, cosa mai gli avrà fatto credere che una volta pronunciato il suo nome, al Centro si sarebbero spalancate le porte e le persiane? Hasta la suerte!

2 Commenti

  1. U’ pustariell fisso l’avete preso con l’infornata di amministrativi del famoso concorso riservato agli amici degli amici, comare e comarelle, ai figli, nipoti ….. u’ vintisett ru’ mes va e ven e fate anche gli arroganti nei confronti degli utenti?

  2. Ormai di sanità’ se ne occupano cani e porci. Tutti sono abilitati a fare consigli e direttive su tutto basta che stai in un ufficio Asl capisci di Sanità’. Palmieti un misero avvocato, Iodice un Sanitario fallito , la sua segretaria in Ostetrica che non sa’ manco più come è fatto il monte di Venere e che c’è sotto. Ma più di tutti Blasotti che mi sembra un asino in mezzo si tuoni.
    Povera utenza che cerca da questi miserabili meschini risposte a problematiche serie e complesse quale e’ sicuramente l’assistenza a ibambini autistici
    E mi fermo qui.

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