ALLA TRAINING HOUSE ‘CARPE DIEM’, LA MOSTRA DI RINO TELARO

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Gennaro Telaro 1 300x245 ALLA TRAINING HOUSE CARPE DIEM, LA MOSTRA DI RINO TELAROCASERTA – Rino Telaro torna a esporre a Caserta e lo fa con un’ampia retrospettiva. L’inaugurazione è per venerdì 31 maggio alle 18,30. Sede della mostra la Training House, una ex palestra in via Ferrarecce 102 a Caserta. Titolo dell’esposizione “Carpe Diem”, un invito a cogliere l’attimo, a vivere pienamente la propria esperienza di vita.

La mostra è patrocinata dal Comune di Caserta. All’inaugurazione interverrà l’assessore comunale alla cultura, il critico d’arte Enzo Battarra.

Scrive Rino Telaro: “Dopo il mio rientro in Italia nel 2015, ho partecipato a varie mostre collettive, di cui quattro organizzate da me per il Manifesto Brut (ritorno alle origini), movimento artistico fuori sistema nato in Belgio nel 2011, da me creato insieme all’amico artista belga Michäel Beauvent. La prima mostra del Movimento fu realizzata nel 2013 al Museo Magma di Roccamonfina, cittadina che rappresentava il luogo ideale per le sue caratteristiche geologiche. Scelsi Roccamonfina perché sorge alle pendici di un cratere dove sono state rinvenute delle impronte denominate “Le ciampate del Diavolo”, appartenenti all’Homo heidelbergensis, ominide che viveva nella zona circa 350.000 anni fa. Oggi ho ritenuto opportuno presentare i lavori del mio percorso artistico dal 1998 al 2024, trascorso tra Belgio e Italia, tralasciando i periodi precedenti. Spero di dare una chiara lettura del mio impegno”.

Impegno è la parola che può caratterizzare tutto il lavoro di Rino Telaro, nato a Caserta nel 1950. I suoi esordi sono negli anni Settanta, tra ricerche visive innovative e performance in strada, con una forte attenzione ai temi sociali. Ha vissuto e condotto le sue ricerche artistiche in varie città europee, soprattutto a Londra. Oggi il suo nome ha una forte valenza internazionale. Ne sono dimostrazione le ampie pagine che gli sono state dedicate nel ponderoso volume “Atlante dell’arte contemporanea 2024”, Giunti Editore, presentato il 15 maggio a Firenze e il 25 a New York.

“La ricerca artistica di Rino Telaro – dichiara Enzo Battarra – è andata sempre ben oltre la pittura, l’immagine. La stessa sagoma umana, che l’ha reso famoso, è una figura che invita chi l’osserva ad attraversarla con lo sguardo, per andare a scoprire cosa ci sia oltre i limiti dell’opera. È la traccia di un pensiero contemporaneo che deve andare necessariamente nell’altrove. La scelta di una ex palestra per l’esposizione non è casuale. Rino Telaro ama la ricerca, svolge un lavoro incessante di allenamento all’immagine, di proposta visiva che sia anche proposta sociale. Ma è la vita stessa che richiede un allenamento senza pause, una preparazione e una formazione continue. Il luogo dell’esposizione diviene così Training House. L’arte è palestra di vita”.