ASL, CORSI DI FORMAZIONE, INCARICHI FIDUCIARI E OPPORTUNI SILENZI…

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(f.n.) – Percorrendo gli accidentati sentieri della “sanità de noautri”, ciò che lascia maggiormente perplessi, è la quantità inverosimile di interpretazioni che ruota attorno alla legge sulla trasparenza e rischia di rendere assolutamente vano, il nostro “puerile” convincimento, che l’interpretazione naturale e logica, non possa essere che quella che si evince, senza possibilità alcuna di dubbio, dalla stessa nomenklatura precisa ed inconfutabile: trasparenza. Ebbene sia che sfogliamo le stagioni recenti dell’Aorn, sia che ci soffermiamo su alcuni episodi particolarmente complicati dell’Asl, una cosa appare certa: non abbiamo e con noi non hanno i cittadini, mai avuto l’opportunità di prendere atto, di un riscontro qualsiasi, a fronte dei molteplici episodi, che, nel tempo, avevamo segnalato e quindi portato all’attenzione della Direzione strategica di Asl o Aorn. Ebbene… tanto per fare un esempio calzante, ricordiamo una incresciosa vicenda, accaduta qualche tempo fa, all’interno dell’Asl, vicenda rimasta, come al solito a livello di banale segnalazione dei soliti giornalisti “brutti, sporchi e cattivi” che, in genere vengono querelati a prescindere, prediligendo la modalità “avvacante” che, tradotta in termini accessibili a tutti, significa che pur essendo la denuncia più che fondata, si tende a querelare ugualmente, facendo affidamento, innanzitutto, su ciò che ha tenuto da sempre e continua a tenere banco e cioè la ferrea convinzione del querelante, di avere le spalle super protette, da quel sistema cieco, sordo e muto, che gli aveva consentito, di agire e comportarsi nella maniera, la cui originalità (e chiamiamola così!) ci aveva addirittura costretto a rendere pubblica. Inoltre si aggiungeva a questo dato acquisito e non era poco, la preoccupazione del querelato, di avviarsi fino ad impantanarsi in un lunghissimo percorso irto di spine e difficoltà, il cui solo pensiero lo esortava a fare di tutto per evitarlo. L’episodio cui facciamo riferimento ed intorno alla cui conclusione, di ufficiale non si è mai saputo nulla, riguarda il dottor Arcangelo Correra, all’epoca dei fatti Ds ff del PO di Maddaloni, che fu invitato “sommessamente” a lasciare l’incarico, perché aveva dato un ceffone al dottor Di Patria…Ai signori dell’Asl,  non venne neppure in mente, di fornire una adeguata spiegazione o magari formulare doverose scuse pubbliche, riguardo un episodio davvero discutibile, che ormai era uscito dalle mura del sacrario. Muti!, soltanto in un secondo momento, venimmo a conoscenza che, per l’atto inconcepibile, il dottor Correra era stato denunciato penalmente ed il giudice, pur giudicando l’atto “scomposto ed inurbano”, aveva deciso di non procedere nell’azione penale, per “la tenuità dell’offesa”. Ce la va sans dire che la improcedibilità non equivale alla pronuncia di insussistenza del fatto o ad un’altra formula assolutoria. Ma…comunque sia, non una parola né una sanzione benché minima è stata pronunciata ufficialmente, dall’intemerata sacra trimurti dell’Asl… Né peraltro è diminuita la storica tendenza a far ciò che gli aggrada, tipica dell’ineffabile dottor Correra. Infatti, nonostante scadenze in calendario… avvenute, e quisquillie, appunto, come l’accaduto di cui sopra, il dottor Arcangelo Correra continua a regnare come responsabile della Formazione, imponendo peraltro, persone fidate, a suo piacimento e giudizio, a ricoprire incarichi di responsabilità. Tra questi il settore ECM che nell’ambito della Formazione, è deputato all’attribuzione di un numero determinato di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per le professioni sanitarie. Il settore ECM è stato affidato dal dottor Correra alla dottoressa Lucia della Medaglia, pertanto gli attestati ECM che vengono rilasciati al termine di determinati corsi come ad esempio il “Corso di Formazione regionale, sulla relazione con il lavoratore: dall’ascolto dei bisogni educativi/formativi al counselling motivazionale breve”, sono  firmati dalla fottoressa Della Medaglia che, in verità figura in tutti i progetti formativi. Per quanto riguarda i corsi di Formazione organizzati dall’Asl e che vedono ovviamente Correra protagonista, ricordiamo quello presentato ad Aversa del febbraio scorso:  Corso di Alta Formazione: Innovazione, gestione e Tecnologiue per i dirigenti della Sanità Pubblica del Futuro”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II…tra i cui relatori illustri emergeva la professoressa Maria Triassi. Ce la va sans dire che l’intera organizzazione, in casi come questi, dovrebbe essere assolutamente perfetta e curata da elementi all’altezza del ruolo ricoperto, n’est pas? Sarebbe davvero imbarazzante se, ad esempio la dottoressa Lucia Della Medaglia responsabile del settore ECM  non avesse i titoli giusti per ricoprire quell’incarico n’est pas? E questa volta sarebbe il caso che il Dg Blasotti sporgesse il capino dal nido e desse la buona novella: o sì o no…Altrimenti, visto il silenzio sulle marachelle di Correra, non vorremmo dover pensare che certi silenzi in certe circostanze più che una distrazione sono un’abitudine, anzi, una pessima abitudine, o no? Hasta la vista!