MARCIANISE – Venerdì 24 maggio alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura in via Duomo a Marcianise, ci sarà la presentazione del libro ‘Napoli Stanca’, edito da Solferino, curato da Mirella Armiero, evento organizzato dall’Associazione Marcianise Vale.
L’iniziativa rientra nel cartellone culturali promosso dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Antonio Trombetta nell’ambito della campagna nazionale per la lettura.
Ad aprire i lavori sarà la presidente dell’Associazione Marcianise Vale, Teresa Letizia, che illustrerà l’iniziativa e introdurrà gli ospiti a cui sarà affidata la presentazione di questa raccolta di racconti.
A dialogare con la giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Mariella Armiero, curatrice dell’opera, e Peppe Fiore, scrittore e sceneggiatore, autore di uno dei racconti dal titolo ‘Bagnoli è un’isola’, il giornalista, già sindaco di Marcianise, Antonello Velardi.
‘’Nel libro diciassette scrittori e una curatrice raccontano la città di Napoli e provano a immaginare il suo futuro. Quasi come Boccaccio: in principio è un giardino. Un ombroso, seicentesco hortus conclusus in cui un gruppo di scrittori si incontra per ragionare su un tema antico e ogni giorno nuovo: Napoli. Città dai molti luoghi comuni, dai molti progetti interrotti, transitata dall’immagine oleografica delle cartoline all’estetica ormai manierista delle narrazioni criminali. Napoli agogna una normalità che le sfugge ma sembra destinata a una scomoda eccezionalità: di volta in volta è issata sugli altari della sua bellezza struggente e trascinata nella polvere dei titoli strillati sulle sue molte emergenze. Una sirena bellissima, la cui coda non riesce a trasformarsi in gambe solide su cui camminare verso il futuro. In queste pagine, 17 scrittori e una curatrice provano a immaginare queste gambe e questo futuro. Non negano quanto Napoli sia capace di affaticare chi ci vive, chi deve raccontarla, chi vorrebbe lavorarci e persino chi cerca di fuggirne, ma si cimentano nel superare questa stanchezza con lo slancio di narrazioni vive. Percorrono traiettorie oblique e originali, sperimentano forme diverse, dal racconto all’analisi al reportage narrativo. Affidano la loro interpretazione della città a storie gialle e storie di strada, amori mancati e ambizioni inseguite, palazzi e botteghe, radiografando luoghi oscuri e meno conosciuti, arricchendo il caleidoscopio dei punti di vista, costruendo una lettura avvincente, politica e coraggiosa di una delle città più enigmatiche e rappresentate d’Italia. E mostrano come e perché Napoli sfavilla, a dispetto delle sue difficoltà’’.