Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria ha eseguito un’ordinanza cautelare applicativa di misure cautelari personali, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di corruzione d’incaricato di pubblico servizio per atti contrari ai doveri d’ufficio, ricettazione ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, svolta anche attraverso attività tecniche condotta dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Polizia Penitenziaria di Santa Maria C.V,, che ha consentito di accertare, sebbene nella fase delle indagini preliminari, che gli indagati, fratello e sorella, di cui il primo è soggetto detenuto per omicidio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, tra il 2022 e il 2023 hanno corrisposto ad incaricato di pubblico servizio denaro e altre utilità affinché compisse in favore del primo atti contrari ai propri doveri di servizio.
In particolare, l’incaricato di pubblico servizio, si prestava, ricevendo come corrispettivo denaro ed utilità corrisposte direttamente dalla sorella del detenuto su incarico di quest’ultimo, ad intercedere presso vari funzionari della Casa Circondariale, inducendoli talvolta in errore, per favorire un percorso inframurario di favore all’indagato.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che le misure cautelari sono state adottate senza il contradittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità.