L’obiettivo ambizioso dell’amministrazione è stato quello di congiungere queste piste a quella già esistente in corso Giannone per realizzare un itinerario complesso di 18 chilometri.
“Ad oggi tuttavia, i lavori sono fermi, spiega Maurizio Del Rosso, consigliere comunale d’opposizione – Non sono stati apposti i tappetini di asfalto, così come non è stata collocata la nuova segnaletica. Peraltro la pista si presenta ricca di interruzioni che ne impediscono la piena fruibilità.
La città è davvero esasperata e sui social numerose le proteste dei cittadini che attestano come “girare in bici in questi giorni proprio a causa delle nuove piste ciclabili PRONTE ma INACCESSIBILI, è impresa ardua e rischiosa, da kamikaze”, racconta un utente..
Provare per credere. Le carreggiate sono ancora più strette ed è pericolosissimo per un ciclista circolare senza il rischio di farsi male. È questo il valore aggiunto alla viabilità? Si possono togliere le transenne o si deve per forza aspettare la “parata inaugurale” ? conclude spazientito il cittadino.
Alla luce di quanto su esposto i consiglieri di area zinziana Maurizio Del Rosso, Alessio Dello Stritto, Fabio Schiavo, Elio di Caprio e Donato Aspromonte chiedono all’Amministrazione:
• Chi ha realizzato il progetto delle piste ciclabili;
• Come mai non sono stati previsti i semafori,
• Perché i lavori sono stati fermati e quanto è prevista la loro ultimazione;
• Quanto costano i lavori e da dove provengono i fondi utilizzati per la loro realizzazione