(f.n.) – Nonostante i danni inequivocabili che nel tempo, la longa manus della politica, ha arrecato a strutture sanitarie, come ad esempio il PO San Rocco di Sessa Aurunca e nonostante, molte delle prodezze compiute dai soliti noti, compreso i danni collaterali che sovente sono inevitabili, siano state oggetto di articoli giornalistici e pubblica denuncia, ebbene…in vista di una competizione elettorale di qualsiasi importanza, ordine e grado… si resetta tutto, innanzitutto la memoria e si riparte con gli stessi metodi, le stesse promesse, le stesse assicurazioni e le stesse identiche e medesime cofecchie, che da tempo immemorabile, si rinnovano… Il parco elettorale si allarga e si restringe, secondo i casi e le esigenze ed i portatori di voti, come da tradizione, devono essere tutelati in primis e di conseguenza collocati o ricollocati, nei posti chiave. Ce la va sans dire che la conta dei danni compiuti e la discutibile fama di qualcuno, che asfalterebbe ogni illusione sul nascere, nel caso di specie, si traduce a beneficio, non già dei gonzi, ma bensì di tutti coloro che hanno convenienza a tacere o timore di profferire verbo, nel solito inciucio maligno, provocato dalla gelosia per l’altrui genio. E veniamo quindi ai giorni nostri…febbrili, densi di ardimentoso e patriottico fervore, in vista delle prossime competizioni elettorali. Prima di ogni altra cosa, si cerca di ripristinare lo status quo ante, quello per intenderci, che garantiva voti e consensi al padrone del vapore aurunco, in virtù della sua posizione…Ovviamente, ce la va sans dire che anche in questo caso, l’interesse eventuale del paziente è cosa che interessa tanto poco quanto niente…come, a dirla tutta, pare non si tenga alcun conto dei vari pasticci, che hanno contribuito a provocare, nel silenzio assenso della Direzione Generale, la fine ingloriosa della Ginecologia ed Ostetricia del San Rocco, dalle cui ombre, per la disperazione, erano fuggiti i migliori, lasciando che il grande primario Merola, cui tutto era concesso a priori, portasse il numero dei pazienti al minimo consentito…un numero che, secondo alcuni bene informati, ad un certo punto si tentò di nascondere, in una maniera, che ricorda vagamente i giochetti degli alunni ripetenti, della prima elementare… Infatti, pare che la Regione abbia chiesto una restituzione di denaro, in quanto sarebbero stati effettuati ricoveri incongrui attraverso il PS del San Rocco. Pur di riempire il reparto, non avendo pazienti, i signori della Ginecologia Ostetricia e Sintassi applicata, sembrerebbe ricoverassero “la qualunque “ si trovasse in PS, soltanto che…ai ricoveri “disperati” per alzare il numero, non facevano regolare seguito, né cure particolari né interventi, che avrebbero giustificato i ricoveri e quindi l’esborso di denaro da parte della Regione…un esborso che, appunto, non avrebbe potuto essere giustificato in alcun modo, dall’attività della Ginecologia. Con questi chiari di luna, ai quali aggiungiamo il commissariamento de facto della UO che, ad un certo punto fu quasi moralmente obbligatorio, oggi qualcuno si permette pure di bypassare il tutto, come si stesse giocando ai bussolotti e riprendere dove aveva lasciato, alla vigilia delle ultime elezioni. Ricordiamo con ordine che, ad un certo punto della storia dell’Asl di Caserta, la direzione si vide costretta ad inviare il primario di Aversa a dirigere a scavalco la Ginecologia ed Ostetricia del San Rocco, subentrando al dottore Merola mentre un dirigente di Marcianise andò a dirigere la Ginecologia di Piedimonte Matese, subentrando al dottor Rapicano…Ce la va sans dire che per nel corso di questo “interregno” la Direzione dell’Asl avrebbe potuto bandire un concorso regolare con tutti i crismi ma … “see see see”…figuriamoci se il Dg Blasotti avrebbe mai corso il rischio di rendersi responsabile, di una terribile ma possibile eventualità… avrebbe potuto infatti verificarsi, che a Sessa Aurunca o a Piedimonte Matese, capitassero due primari che non erano del giro…Figuriamoci!….il tutto si sarebbe trasformato in un delitto di lesa maestà, senza alcuna possibilità di indulto. E quindi il Dg, cosa fa?, lungi dal seguire un iter che sarebbe stato assai produttivo seguire, se l’interesse del paziente fosse stato considerato primario come sarebbe stato logico auspicare che fosse, assume una decisione di tipo “politico” anche perché, evidentemente non conosce altri metodi o soltanto… desidera vivere in tranquillità e quindi bandisce un avviso interno …che ovviamente non è stato ancora espletato, ma sul cui eventuale esito, non possiamo fare a meno di formulare qualche pronostico, tanto per dare possibilità alla nostra proverbiale malignità di esprimersi, attraverso una libera espressione. Riteniamo di poter anticipare che il tutto potrebbe compiersi lietamente, con il beneplacito del Gran Politico che da tempo, presiede ai destini dei sudditi del ducato aurunco ed oltre, con la riconferma dei due dirigenti a Sessa e a Piedimonte, Merola e Rapicano…A sostegno dei succitati pronostici la quasi certezza che si stiano organizzando gli incontri degli “Amici della Ginecologia” nel “solito posto”…E quale “solito posto”, potrebbe essere più romantico del noto Bar Baldascino, che all’occasione sostituisce, con un tocco di accogliente informalità, la segreteria ufficiale dell’onorevole Oliviero?, del resto Ginecologia ed Asl sono di famiglia in casa Baldascino…una delle figlie del titolare, peraltro anch’ella, ma guarda!, impiegata dell’Asl, è la consorte di un Ginecologo…ma guardate un po’…quando si dice …la combinazione!…Tutti per uno e uno per tutti e adesso ovviamente tutti con Merola, o no? Hasta la vista!