OGGI TUTTO È PATRIARCALE, ANCHE IL PRESERVATIVO

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peppe rock OGGI TUTTO È PATRIARCALE, ANCHE IL PRESERVATIVO
 –   di Giuseppe Rock Suppa   – 
La settimana scorsa a Milano c’è stato uno spettacolo imperdibile e a dir poco comico : si sono ritrovate le transfemministe per discutere di una assurda discriminazione, io non ci avevo mai pensato: il preservativo è patriarcale. Sì, avete letto bene, pure il preservativo è patriarcale.
Ve la dico meglio, perché è ancora peggio di ciò che state pensando: il preservativo è un mezzo «eterocisnormato fallocentrico e monogamo di prevenzione e piacere». Io non avevo mai pensato neppure alla parola «eterocisnormato», anche se nella fattispecie non capisco la ragione: i preservativi maschili li usano solo i maschi etero? Sul «fallocentrico» neppure saprei perché, un preservativo maschile che forma dovrebbe avere? E infine perché monogamo? Certo che devono vivere davvero maluccio queste transfemministe (o questi, non so se ho capito bene, comunque credo queste, perché il laboratorio dove è avvenuto l’incontro si chiama laboratoria, i laboratori maschili saranno sicuramente brutti e schifosi, luoghi etero cis eccetera eccetera).
Ora mi dico, io non sono transfobico, già i trans in generale sono permalosi, le femministe irascibili, e non vorrei trovarmi una transfemminista sotto casa. Il comunicato, che trovate su Instagram nella pagina di Non Una di Meno, c’è tutto questo discorso del caz…, no, voglio dire… del cavillo importante discriminatorio e delle possibili alternative al preservativo fallocentrico eterocisnormato, e informa che si parlerà di tutti «gli altri metodi di barriera che sono disponibili, in particolare quelli per vulva e/o vagina come il preservativo interno, il dental dam, il Vulvarnes (un nuovo harness di supporto per dental dam)».
Mi raccomando, al prossimo incontro andate tutti al Laboratoria (o alla laboratoria? Boh). Io intanto ho ordinato su internet un Vulvarnes, per solidarietà, e anche due pacchi di spazzoline e dentifricie antipatriarcali.