“PER TUTTI I MARI CHE HO ATTRAVERSATO”: STORIA DI UNA VIOLENZA DI GENERE

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ddd “PER TUTTI I MARI CHE HO ATTRAVERSATO”: STORIA DI UNA VIOLENZA DI GENERELa violenza sulle donne è ormai diventata un’emergenza sociale che negli ultimi anni sta coinvolgendo ragazze sempre più giovani. E come tutte le emergenze ha bisogno di riflessioni ad ampio raggio da parte degli addetti ai lavori che devono impegnarsi a progettare percorsi ed iniziative per sensibilizzare in maniera efficace i giovani a tale problematica. Tra le tante iniziative promosse da istituzioni scolastiche e associazioni che si protrarranno oltre il 25 novembre, si inserisce quella di una docente di lettere del liceo “Salvatore Pizzi” di Capua, Antonella Pozzuoli, già nota autrice di libri per ragazzi (Il meraviglioso mondo di Quick, Ardea editrice– La trappola del labirinto, Ellepiesse– Game over, Ardea editrice). Oltre ad aver proposto ai suoi studenti una Carta dell’impegno contro la violenza di genere che essi hanno sottoscritto in un apposito registro rosso e che stanno diffondendo tramite i social e i vari comitati studenteschi a tutte le scuole italiane, essa stessa è stata testimone di un episodio di violenza ad una sua studentessa che ha raccontato nel suo ultimo romanzo: “Tutti i mari che ho attraversato” pubblicato da Guida editore.

È un racconto che si svolge su due piani temporali e trasporta il lettore su una bellissima isola greca, davanti ad un mare che non fa solo da sfondo, ma muove i destini dei protagonisti: Elena con la sua voglia di rinascita, Lisa con il suo segreto, Zosimos il vecchio marinaio che recita proverbi, Petras la donna delle erbe che comunica con i ritratti, Dimitra la libraia che misteriosamente sparisce, Alice la bambina solitaria e Fabrizio il suo affascinante padre. Nella narrazione si alternano, in un climax ascendente di eventi, personaggi misteriosi che intrecciano le loro vite con quella della protagonista fino all’epilogo finale, niente affatto scontato.

“Tutti i mari che ho attraversato” è un libro che coinvolge ed emoziona fino all’ultima pagina e che racconta con rara efficacia narrativa, come una storia nella storia, una violenza di genere stringendo le donne, vittime di uomini violenti, in un abbraccio ideale.

Antonella Pozzuoli è stata ospite il 25 maggio del festival Capuailluogodellalingua, intervistata dal magistrato Mariarosaria Pupo, davanti ad una folta platea a cui è stata letta anche la testimonianza di una ragazza di 17 anni, vittima di un “amore malato” da cui è riuscita a salvarsi.

Il suo romanzo, inoltre, era presente ad ottobre nello stand di Guida editore al Campania libri festival a Napoli.