OSPEDALE, PICCOLI CERCHI MAGICI CRESCONO…VECCHI VOLPONI CONTROLLANO

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cerchietto OSPEDALE, PICCOLI CERCHI MAGICI CRESCONO…VECCHI VOLPONI CONTROLLANO(f.n.) – Per quanti sforzi faccia la fantasia e per quanta energia si possa impegnare nella ricerca particolareggiata dei motivi, persino i più reconditi, che hanno rivendicato visibilità e potere decisionale, per il dottor Alfredo Matano, fino all’inevitabile decisione di nominarlo direttore ff della UOC Opsos…ebbene, soprattutto dopo una opportuna riflessione sui criteri di scelta previsti, sui requisiti richiesti per assurgere al prestigioso incarico e sulle funzioni nevralgiche e fondamentali, attribuite alla UOC di riferimento…dobbiamo ammettere con una certa costernazione, che non riusciamo in alcun modo, a comprendere la ragione cardine, che ha legittimato l’incarico conferito dal Dg Gaetano Gubitosa, incarico che, per quanto limitato nel tempo (anche se in giro ci sono ff che durano e perdurano ben al di là della norma), dovrebbe consentire a Matano di dimostrare, senza problema alcuno, l’esistenza di una piena assonanza tra le capacità professionali, dichiarate e riconosciute e l’operato sul campo, o no? Ebbene, poiché “dicunt” nella periferia dell’impero che, dal buongiorno si vede il mattino…è appena il caso di osservare che, a parer nostro, il mattino convince assai poco, anzi…non convince affatto, ma conferma invece, da parte di un Matano, afflitto da un bagaglio di insicurezze, una perniciosa predisposizione ad arroccarsi ed a tentare il duplicato “in nuce”, senza averne peraltro l’innegabile abilità, del modello “cerchio magico” di “paternostiana” memoria. E questo fatale sospetto preoccupa alquanto e, se la facilità con cui il Trio Lescano prestato alla Sanità de noautri, ha saltato a piè pari limiti e difetti del terzo rampollo predestinato, dovesse significare la legittimazione di ogni suo atto presente e futuro, ebbene…allora…ce la va sans dire, che sarebbe davvero patetico, da parte di chicchessia, pretendere che noi, brutti, sporchi e cattivi, non dovessimo dedicare la massima attenzione a quello che succederà nella UOC Opsos, che non dovrà diventare, nella maniera più assoluta, la copia sbiadita del presidio medico, diretto un tempo da Iovine. Il ff a quanto pare, avrebbe già iniziato a blindare i personaggi di cui ritiene di avere bisogno, prima del tempo e soprattutto prima che in alto loco, si proceda alla dovuta organizzazione e si avviino regolari procedure. Infatti, infischiandosene del rispetto della procedura prevista, il solerte Matano, ff dell’Opsos, si è cucito la sua squadretta su misura, costituita da Lady Cusano e dal suo protetto D’Alessandro e da una terza infermiera, tale Leonetti. Mentre di quest’ultima non conosciamo nulla, possiamo senza alcun dubbio ed assai facilmente, ricordare gli eventi, non troppo lontani nel tempo, che hanno visto giungere sulle ali del mistero, lady Cusano nella terra promessa dell’Opsos, proveniente dal suo esilio dorato in qualità di caposala dell’Oncologia…la lady, senza uno straccio di carta scritta, riprese il suo antico incarico nel presidio medico, questa volta in ausilio di Mensorio, dedicandosi alle vaccinazioni, gestendo il gruppetto degli addetti e soprattutto gli straordinari che, per l’occasione, fioccarono in ragione di 500 ore a 35 euro l’ora, tutti in braccio al bravo D’Alessandro e dei quali straordinari, nessuno chiese conto e ci si limitò ad onorarli…Carucci! E’ appena il caso di ricordare che il D’Alessandro, poco tempo dopo essere stato assunto, chiese l’esenzione dai turni, per problemi suoi…Quindi, esentato dai turni ma non dagli straordinari, non è così?!…Eh già…il ragazzo deve essere stato assai previdente: (se faccio tutti i turni poi non ce la faccio a fare tanti straordinari ed allora ne risentirebbe il paziente, oltre che la tasca, o no?) E se la memoria non ci inganna, ad un certo punto, onde evitare che il monte degli straordinari diventasse quello che si dice “na cosa esagerata” e come tale desse nell’occhio, si è pensato, sempre sotto la volta protettiva ed illuminata di Lady Kate, già Lady Cio, di affidare al pupillo D’Alessandro “la co-gestione delle attività correlate alla implementazione della mappatura dei posti letto e alla riorganizzazione del modello di accesso al ricovero programmato” Ce la va sans dire che le nomine in tal senso per quel che ci riguarda, sono un insulto programmato all’intelligenza collettiva ma ….qualora per assurdo, la mappatura o traffico letti, fossero attività così importanti e fondamentali e per la gestione delle stesse, fosse stata necessaria una corposa esperienza, qualcuno dovrebbe spiegare al volgo, come avrebbe fatto nell’arco di due mesi il D’Alessandro a maturare esperienza necessaria e requisiti richiesti e soprattutto… come direbbe il Carletto dei Sofficini Findus: come facevate prima? In conclusione…per oggi abbiamo sofferto e sopportato abbastanza…dateci il tempo di sanificare il percorso e ricominciamo…Hasta la vista!

3 Commenti

  1. Dr. Ssa lo stesso D’Alessandro, da Lei citato, si è occupato del conteggio ore dei dipendenti nel periodo dell’abbattimento delle liste di attesa; a sua discrezione, con il bene placito del grande dr Matano che dell’argomento non capisce niente, ha tagliato le ore agli stessi dipendenti che avevano lavorato, decidendo la durata degli interventi e facendo pagare solo una parte di quanto guadagnato veramente. Qualcuno ha detto niente? No.
    ….scusate ma i sindacati?
    Ah giusto, il D’Alessandro ha chi è figlio?
    Povero ospedale!!!!

    • Il D’Alessandro a chi è figlio? Qualcuno direbbe al padre e alla madre. Quindi questo gioiello dell’ospedale di Caserta a chi è figlio? A chi appartiene???
      Ci illumini.

  2. “tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”. Ricorda dottoressa? La Cusano è semplicemente la traghettatrice, colei che assiste e guiderà questo periodo di traghettamento. Conosce tutto e tutti, memoria storica braccio dx di un fantoccio che sa solo gridare” qua comando io”. Purtroppo si sarebbe potuto cambiare se solo si fosse voluto. Ma come lei sa ….nulla è cambiato se non le apparenze!

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