– di Christian Mancini –
La Campania si trova al centro delle truffe assicurative da diversi anni, rappresentando un epicentro per le attività criminali legate a incidenti fraudolenti e pratiche assicurative ingannevoli. Un esempio eclatante di questa situazione è emerso di recente grazie a un’indagine che ha svelato l’operato di un’organizzazione criminale ben radicata nella regione. Questa banda, attiva da oltre dieci anni sul territorio campano, orchestrava elaborati schemi di frode assicurativa, coinvolgendo finti testimoni, medici corrotti, carrozzieri e avvocati compiacenti. Dall’analisi dei documenti sequestrati e dalle testimonianze raccolte durante l’inchiesta, emerge un quadro dettagliato delle modalità operative di questa rete criminale.
L’organizzazione pianificava falsi incidenti, individuava testimoni falsi o addirittura inesistenti, e contava su medici disonesti che rilasciavano referti medici fasulli per lesioni. Carrozzieri erano coinvolti nella preparazione della documentazione sui danni, mentre avvocati istruivano le pratiche legali connesse alle truffe. L’operazione delle forze dell’ordine ha portato a dodici misure cautelari eseguite dai carabinieri su 23 indagati. Una persona è finita in carcere, tre sono agli arresti domiciliari, mentre per due avvocati e sei medici sono state adottate misure interdittive. I sequestri di beni ammonterebbero a 117mila euro, mettendo in luce la portata finanziaria di questa rete criminale.
La lotta contro le truffe assicurative continua a essere una priorità per le autorità, che si impegnano costantemente a proteggere i cittadini dagli inganni e a garantire l’integrità del sistema assicurativo.
CIVICRAZIA CONTRO LE TRUFFE ASSICURATIVE
In un serrato confronto contro le truffe assicurative, l’avvocato Riccardo Vizzino, Responsabile nazionale di Civicrazia, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla liquidazione dei sinistri che coinvolgono lesioni personali. In particolare, Vizzino ha evidenziato la produzione di documentazione medica incompleta o proveniente da strutture illegali, come i temuti “Centri Fantasma”. Questi aspetti, uniti alla scelta di consulenti tecnici d’ufficio non idonei o privi di indipendenza, rappresentano le criticità principali del settore assicurativo.
Per contrastare questo fenomeno dilagante, è stata sottolineata l’importanza di iniziative giudiziarie mirate, focalizzate sull’analisi approfondita della documentazione medica sia dal punto di vista sostanziale che formale. Un punto cruciale sollevato dall’avvocato è la verifica dell’emissione delle fatture da parte dei medici certificatori. Questo passaggio essenziale può rivelare molto sulla genuinità della documentazione fornita e sull’integrità dei professionisti coinvolti.
In particolare, Vizzino ha insistito sulla necessità di coinvolgere i magistrati in questo processo di verifica. Egli ha suggerito di autorizzare l’acquisizione delle fatture presso l’anagrafe tributaria nel caso in cui la certificazione medica non sia accompagnata da documentazione fiscale adeguata. In mancanza di tale documentazione, Vizzino ha proposto di trasmettere gli atti all’Agenzia delle Entrate per verifiche ulteriori.
L’avvocato ha citato casi concreti in cui tali azioni sono state autorizzate. Il Tribunale di Napoli, attraverso un’ordinanza del 6 ottobre 2021 e dell’11 maggio 2022, ha dato il via libera all’impresa assicurativa per acquisire documentazione fiscale tramite interrogazioni dirette all’Agenzia delle Entrate.
Questi passaggi sono essenziali per garantire l’integrità del sistema assicurativo e proteggere i danneggiati da pratiche fraudolente. L’azione incisiva in sede giudiziale, combinata con una rigorosa verifica della documentazione medica e fiscale, rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e giustizia nel settore delle assicurazioni, dimostrando l’impegno costante di Civicrazia nella difesa dei diritti dei cittadini.