GRATIS AL PARCO REALE? A SPERANZA PER CASERTA LA PROPOSTA NON PIACE “E’ TUTTA SBAGLIATA!”

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Il Movimento contesta la mozione della maggioranza che piace al Sindaco

CASERTA – “La proposta della maggioranza consiliare del comune di Caserta di ripristinare l’accesso gratuito al Parco della Reggia per tutti i residenti è sbagliata, fuori tempo ed inapplicabile”.

Così il coordinatore di Speranza per Caserta, Francesco Apperti, commenta la mozione che ha ottenuto subito il favore del Sindaco Carlo Marino. “Mi dispiace spegnere gli entusiasmi – continua l’ex consigliere di Speranza – evidentemente da parte dei nostri amministratori c’era l’esigenza di andare in cerca di un po’ di facile consenso, merce che ultimamente scarseggia a queste latitudini”. La proposta, che chiede anche di destinare il 10% degli incassi del Palazzo Reale alle casse comunali, è infatti giudicata errata dal Movimento di Speranza per Caserta per ben tre ordini di motivi.

“In primis – spiega Apperti – l’abbonamento annuale fu introdotto dieci anni fa dall’allora Soprintendente David per un motivo ben preciso, ossia l’esigenza di ottemperare ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2003 che condannava l’Italia per aver effettuato, in taluni poli museali, discriminazioni sulle modalità di accesso basate su criteri quali nazionalità o residenza. Mentre tutti si lamentavano, Speranza per Caserta fu l’unica a far notare la reale situazione, ma evidentemente la memoria è sempre corta, anche quella di diversi amministratori pubblici che allora già frequentavano Palazzo Castropignano, compreso il Sindaco Marino all’epoca consigliere di opposizione”.

Ma la critica di Apperti non si ferma qui: “Invece di continuare a confondere il Parco Reale con un parco pubblico, perpetrando il più grande equivoco storico di questa città, il Sindaco si impegni piuttosto a dotare, finalmente, di una classificazione urbanistica l’area ex Macrico, visto che il PUC si è perso in qualche cassetto, mentre sull’area si sta avviando una concreta progettazione da parte di un soggetto privato, la Fondazione Casa Fratelli Tutti, che può apparire interessante ma che, a nostro modesto avviso, non può procedere in assenza di destinazione urbanistica”.

Infine, la questione della percentuale degli incassi da convogliare sul bilancio comunale: “Ho forti dubbi – conclude Apperti – che sia una soluzione praticabile, ma al di là di questo, appare grottesco che il Sindaco vada a battere cassa alla Reggia, quando in qualsiasi altra parte del mondo, con una amministrazione capace, visti i numeri di visitatori da capogiro, una piccola città che ospita un tale polo di attrazione sarebbe già ricca, ordinata, accogliente e funzionale”.

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  1. Effettivamente, chiedere soldi alla Reggia è una delle tante ‘sciocchezze’ di questo Marino per la serie: “Guagliù, facit’ ammuina’. Senza scuorno.

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