LEGGI E DIRITTI DELLE PERSONE CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

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A livello legislativo, la cosa più importante perché si possa iniziare a far valere i diritti dei bambini in modo che abbiano al più presto ciò che gli spetta, è informarsi sulla Legge 104/92 (la normativa di riferimento in materia di disabilità, per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone portatrici di handicap), sull’Invalidità civile  (Legge 30 marzo 1971, n. 118 e succ.) Innanzitutto consiglio di portare una copia della relazione che attesta la diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico, che vi ha rilasciato la struttura pubblica, al neuropsichiatra infantile o Medico di base. L’acquisizione di tale informazione sarà utile e necessaria per motivi di salute e per gli eventi amministrativo/burocratici che si presenteranno in futuro. La legge 104/92 è il riconoscimento dello stato di disabilità e il certificato di handicap, dice fino a che punto la patologia del bambino incide sulla sua vita di relazione e sulla sua possibilità di integrazione scolastica e sociale. Questo indice, nel certificato, viene espresso con le due formule seguenti: “handicap” (L. 104/92, art. 3, comma 1),  “handicap con connotazione di gravità” (L. 104/92, art. 3, comma 3). Questa seconda formulazione è quella che consente di ottenere diverse agevolazioni in ambito lavorativo. L’invalidità è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico, psichico o intellettivo, della vista o dell’udito. L’invalidità civile è un riconoscimento sanitario che indica quanto la patologia del bambini incide sulla sua possibilità di svolgere le funzioni e le attività della vita quotidiana in rapporto alla sua età. Il certificato di invalidità civile è quello che consente al bambino di ricevere l’indennità di frequenza o in alternativa l’indennità di accompagnamento. Questa linea guida sui trattamenti dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, si sviluppa all’interno del primo programma nazionale di ricerca sulla salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza, il programma strategico è un approccio epidemiologico ai disturbi dello spettro autistico e rappresenta il primo documento di questo tipo prodotto dal Sistema nazionale per le linee guida nell’area della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza. Considerato che:  l’autismo è un disturbo cronico dello sviluppo del sistema nervoso centrale ad esordio precoce che determina una disabilità complessa che coinvolge l’ambito sociale, comunicativo e comportamentale, l’orientamento internazionale raccomanda: a. la diagnosi tempestiva, nonché la presa in carico globale dei soggetti autistici, che si sviluppi per tutto l’arco della vita; b. la rete integrata di servizi sanitari, socio-sanitari ed educativi; c. l’approccio multiprofessionale e interdisciplinare; d. l’intervento abilitativo tempestivo, intensivo, strutturato e individualizzato; sul territorio nazionale si riscontra una difformità di risposta ai bisogni dei bambini e degli adulti con autismo, nonché delle loro famiglie.