OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 262

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(f.n.) – Tra qualche ora si concluderà la tiritera di ipotesi che circolano da qualche tempo nei corridoi del nostro Ospedale….Il Dg tornerà dalle ferie fresco e riposato e firmerà la delibera di nomina, di responsabile ff della UOC Opsos per Alfredo Matano, il primo nome che ha iniziato a circolare quale probabile sostituto del Golden Boy in partenza. All’improvviso da Radio Ospedale, arrivò la news relativa all’ipotesi Danilo Lisi, strana ma possibile….nella misura in cui in questo nostro Ospedale tutto può essere e tutto può accadere…E’ appena il caso di evidenziare però,  che pur attenzionando il vento dell’inciucio, che soffia senza sosta al ritmo del “lo dico solo a te”, questa volta abbiamo una strana impressione…che suggerisce un’altra ipotesi, di tutt’altra natura, rispetto alle nomine…e cioè che qualche furbetto della parrocchietta , abbia messo in giro voci fasulle, con l’intenzione di far pubblicare sciocchezze e quindi accucciarsi sugli spalti dell’idiozia compatta e grezza come la sua compagna dell’asilo, cummarella ottusità, a sghignazzare come cornacchie zitelle. Attenzione…perché nel nostro Ospedale, non c’è nulla di meno segreto di un segreto e meno fidato di un fidatissimo compare,  al quale si confida la bravata… Invece di fare giochetti su commissione o su base spontanea, sarebbe forse assai meglio controllare gli strafalcioni che, senza possibilità di smentita, compaiono in calce alle delibere…e parliamo di delibere importanti… ad esempio la 733 dell’8 agosto u.s. relativa alla “prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici – revisione procedura”, proposta dal direttore della UOC  Risk Management…Ebbene dopo l’ultima pagina relativa al contenuto articolato e specifico, della delibera 733, ecco che, appena pubblicata, comparivano stranamente, altri fogli che, con la delibera in oggetto in verità, avevano assai poco da dividere, in quanto erano gli esami clinici di uno dei dirigenti della Cardiochirurgia, il cui nome, noi che abbiamo idee assai chiare sulla privacy, evitiamo ovviamente di citare. E, poiché la strategia a perdere del “zittu zittu”, è sempre la vincente e non c’è mai nessuno che abbia la dignità di dire, una volta almeno: ho sbagliato!, ma l’atteggiamento è sempre quello tipico del sotterfugio cronicizzato…un paio di giorni dopo, qualcuno, magari proprio l’interessato, avrà fatto notare all’ufficio delibere, che i suoi dati sensibili avrebbe potuto leggerli chiunque, perché erano stati messi in piazza, come si suo dire e allora… carucci, ecco che hanno tolto le pagine superflue…Carucci, carucci un sacco! Ma le amenità che caratterizzano il nostro Ospedale non finiscono qui…Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la lettera assai inquietante di una signora che ci ha raccontato la storia triste di suo zio…

Mio zio è stato un paziente dell’ospedale di Caserta.  All’inizio di quest’anno a causa di un prurito fastidioso, dopo avere provato creme cortisoniche, antistaminici in compresse, senza avere ottenuto alcun risultato, si era recato in Ospedale.  Il medico che lo visitò disse che il prurito veniva dall’interno del corpo e non dalla pelle. Gli prescrisse quindi, delle analisi del sangue che rivelarono che le ipotesi del medico, erano esatte. Mio zio risultò essere affetto da pemfigoide bolloso. A quel punto io ho immediatamente tentato di riprenotare la visita all’Ospedale, per avere una terapia adatta al caso di mio zio, ma mi è stato detto che il primo controllo sarebbe stato possibile soltanto dopo cinque mesi. Così ha continuato ad usare creme cortisoniche ed antistaminiche precedentemente prescritte, ma la situazione peggiorava e noi abbiamo girato diversi dermatologi privati fino al momento in cui abbiamo ricoverato d’urgenza mio zio che è deceduto a causa della patologia diagnosticata tre mesi prima, ormai in fase avanzata. Ho letto su internet che questa malattia se non adeguatamente curata può portare alla morte. Forse mio zio sarebbe deceduto ugualmente, non so, ma credo che non sia possibile né ammissibile, né umano che una Azienda Ospedaliera di rilevanza nazionale faccia attendere cinque mesi un paziente, per una visita dermatologica peraltro urgente e che vi sia un solo medico in servizio.”

La lettera è molto più lunga, ma riteniamo sia inutile tentare di scuotere i dormienti…e richiamarli a quello che dovrebbe essere per loro, prioritario, come il servizio, l’assistenza. Un’Aorn che ha un solo dermatologo in servizio, che ti impone cinque mesi di attesa, un paziente che muore …come tutti coloro che si troveranno nelle tristi condizioni in cui si è trovato lo zio della signora, che ci ha scritto…ma di cosa parliamo?, anzi parliamone!, magari cominciamo da quando un dermatologo faceva l’addetto stampa, continuando per le varie amenità che hanno consentito a questa gestione di conquistare il rinnovo! Hasta el Domingo!