Una storia è soltanto l’inizio di un’altra…Intervista a Luigi Russo di Francesca Nardi

Solo ciò di cui si ha memoria conta davvero nella vita …e quel soffio leggero e consolatorio che incrocia i silenzi e schiarisce il buio più greve, è la carezza del passato che non muore…e te ne accorgi per quel sapore di erba tagliata che senti nella gola all’improvviso, spinto dall’anima in cerca di amore… avverti che affiora dallo sguardo fisso e si scompone nell’aria per riaggregarsi nel vento…o lo afferri che spunta prepotente dalla tasca della giacca sgualcita, mentre affondi le mani alla ricerca degli spiccioli per il parcheggio…e tu, ti guardi le mani, e capisci che hanno frugato nel tempo e nei sogni fino a cadere spossate sull’orlo del silenzio…allora chiudi gli occhi e ritrovi memorie di acqua chiara e ne sei travolto, fino a lasciare che il tempo ti trascini oltre la boa delle illusioni…Ecco… “La storia di una storia” di Luigi Russo, va al di là dei confini di una storia raccontata, risale lentamente le emozioni di dentro, per approdare sulle scogliere più aspre ed irte di un’anima. Luigi Russo racconta?, no! Il cuore di un giovane ricciuto come un cherubino, che arpeggiava sentimenti, regalando musica e sogni lungo i sentieri inesplorati della “rappresentazione”, sull’onda vibrante di una radio e sul video magico di una tv, un giorno ha spalancato la porta eternamente socchiusa, dell’ uomo che era diventato ed insieme, inconsapevolmente, immemori e felicemente ignari come due adolescenti, hanno scritto la storia più bella di tutte le storie, quella dell’amicizia autentica, impastata di risate e lacrime, farcita con la costanza del ricordo e la memoria indelebile delle parole non dette e di quelle marchiate a fuoco nell’anima. La più bella di tutte le storie è quella che Luigi non sa di avere scritto e che rivela fino in fondo, la bellezza della sua anima, chiara e fulgida come soltanto l’anima di un Amico sa essere. La sua “Storia di una storia” trasuda amore ed amicizia ed è uno splendido, purissimo, insuperabile omaggio al suo amico Pierino Fusco. Grazie Luigi per questa capacità di essere, nonostante tutto, fedele a te stesso e fermamente ancorato a quelle emozioni condivise ed irripetibili, che il tempo non riuscirà mai a sconfiggere e che portano nella loro odissea la possibilità di ricominciare.