Il professore Vincenzo Musacchio, criminologo di fama internazionale, ha ricevuto un prestigioso e meritato riconoscimento, dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres, in occasione della sua conferenza alla presenza dei rappresentanti di tutte le Nazioni Unite, sulla transnazionalità delle nuove mafie, nel corso della quale, ha ricordato il compianto magistrato Giovanni Falcone. Le nuove mafie, attraverso il loro sofisticato sistema corruttivo, riescono ad essere, assai sovente, invisibili e soltanto l’unità di intenti e di intelligenze a livello europeo ed internazionale, riusciranno nel tempo, a tracciare un modello investigativo tale, da essere in grado di incidere positivamente ed in maniera irreversibile, sul tessuto connettivo della criminalità organizzata. Intelligenze superiori come quella del professore Vincenzo Musacchio, sono da sempre, impegnate a fondo in questa mission di fondamentale importanza per le comunità. Vincenzo Musacchio, orgoglio del nostro Paese è un criminologo forense, Giurista ed associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA) ed inoltre è ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Il professore Musacchio tra l’altro, è anche Presidente e direttore scientifico dell’Osservatorio Antimafia del Molise e direttore scientifico della Scuola di Legalità “Don Peppe Diana”.
LA CONVENZIONE CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA TRANSNAZIONALE
DISCORSO ALL’ONU DEL PROF. VINCENZO MUSACCHIO*
Sua Eccellenza Signor Segretario Generale delle Nazioni Unite e per suo tramite a tutti i membri presenti in aula e ai vari delegati intervenuti.
La Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è il primo efficace strumento giuridico globale contro le forme più insidi~ dì criminalità organizzata.
La Convenzione, i due Protocolli aggiuntivi, il primo sul traffico di donne e bambini, il secondo su quello dei migranti, creano finalmente quel quadro globale di cooperazione transfrontaliera necessario per affrontare una grande sfida, che non esito a definire epocale: la lotta alle nuove mafie transazionali.
Il mio Paese è stato ed è tuttora in prima linea nell’azione generale contro una nuova e grave minaccia che colpisce l’ordine mondiale e destabilizza le nostre società, sia dal punto di vista politico sia economico.
Non posso non ricordare a questa assise la figura dì Giovanni Falcone, mettendone in luce la competenza, la lungimiranza e la determinazione che ha dimostrato nella lotta alla criminalità organizzata.
La transnazionalità rappresenta oggi l’elemento peculiare delle nuove mafie.
Siamo sempre più spesso di fronte a crimini commessi in contesti internazionali mi riferisco soprattutto all’investimento illecito di capitali e al riciclaggio di denaro sporco.
Serve al più presto una nuova visione strategica che parta dal presupposto di avere legislazioni sempre più armonizzate tra ì vari Stati.
Le moderne mafie, soprattutto grazie al traffico internazionale di stupefacenti, devono gestire enormi quantità di denaro, per lo più illegale, che devono riciclare e investire. Oggi questo tipo dì operazione viene effettuata a livello globale.
Non c’è più tempo da perdere.
Dobbiamo riconoscere che la criminalità organizzata è un problema mondiale. La conseguenza di questa constatazione è che la lotta alla criminalità organizzata in tutte le sue articolazioni, inclusa la corruzione e il terrorismo, dovrà diventare più forte ed incisiva tra gli Stati che compongono la Comunità Internazionale.
Questa sfida può essere vinta solo se tutti noi ci uniremo in un unico corpo. La prevenzione e la repressione saranno tanto più efficaci quanto più uniti saranno gli Stati tra loro.
La moderna criminalità organizzata gode oggi di uno spazio d’azione reso illimitato dalla globalizzazione.
La contiguità con la politica, il mondo economico e finanziario, insieme alle nuove tecnologie digitali, rendono le nuove mafie quasi invincibili.
Vi esorto, pertanto, con tutte le mie forze, affinché la Convenzione e i Protocolli siano presto modificati e adeguati alle nuove metamorfosi mafiose.
Ringraziandovi per l’onore che mi avete concesso con il vostro invito, vi auguro di raggiungere quanto prima questo difficilissimo obiettivo.
Concludo il mio intervento rendendo doveroso omaggio a tutte le vittime di mafia del mio Paese e a tutte quelle realtà che purtroppo vivono in prima persona questo aberrante fenomeno criminale. Grazie.
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*Vincenzo Musacchio, associated with the Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RL4CS) in Newark (USA). Independent researcher and member of the Higher School of Strategici Studies in Organized Crime of the Royal United Services Institute in London.