OSPEDALE, EDUCAZIONE, GARBO, COMPRENSIONE, CONTROLLO…E CHE VOR DÌ?

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(f.n.) – Se in Svezia prendono impunemente a calci il Corano e in Vaticano il Papa riceve, addirittura, un famoso artista, (per noi soltanto pseudo) che ha conquistato fama internazionale attraverso opere che, definire sacrileghe è un eufemismo, qualcuno sicuramente sarà portato ad eccepire:…figuriamoci se possiamo scandalizzarci per quattro urla volgari, che sfrecciano lungo le corsie di un reparto ospedaliero o se l’arroganza di qualche barone, con camice longuette e la puzza sotto al naso, straccia quotidianamente la dignità dei sottoposti…Ebbene… il qualunquismo e la superficialità di giudizio ed il filosofico “vabbuò”, sono esattamente tutto ciò che nel tempo si è degenerato, fino alla distruzione di un principio fondamentale, inteso come pilastro fisso, inamovibile ed incorruttibile alle aggressioni del tempo, dello spazio ed impermeabile alle avversità di ogni tipo e genere: il Rispetto in tutti i suoi aspetti, innanzitutto verso se stessi. L’immagine del nostro Ospedale sta crollando miseramente, sotto alle “mazzate”, che quotidianamente e ad intervalli regolari, i suoi stessi “residenti” gli infliggono. Ogni qualvolta all’interno dell’Ospedale, si registrano innovazioni, reazioni positive, eccellenze, ecco che in maniera direttamente proporzionale, aumentano fatti e vicende che smorzano di colpo gli entusiasmi e bloccano quel sacrosanto processo di risalita, che a fatica, qualcuno sta cercando di intraprendere. Un esempio companeros?, e perché no! Ormai e fortunatamente, è cosa abbastanza nota e risaputa, che la Uoc di Urologia, da qualche tempo è tornata a spiccare il volo ed il salto di qualità in corso, è innegabile. Ce la va sans dire che il merito è ascrivibile non soltanto al nuovo direttore della UOC, ma sicuramente se le cose migliorano, ci sarà un coordinatore all’altezza, o no? Ma…se tutto, proprio tutto, filasse per il verso giusto, come auspicabile, sarebbe davvero troppa grazia, non è vero?, ed inoltre, ogni Unità deve strigarsela da sola, nel bene e nel male, perché, non offrendo la Direzione sanitaria, alcun segno di esistenza in vita, non esiste nella maniera più assoluta, l’eventualità che la stessa DS possa intervenire a sostegno del direttore, per sanare oppure esaltare determinate situazioni, n’est pas? Ebbene, nonostante la indubbia crescita del reparto, abbiamo appreso da alcuni ex pazienti, che durante i turni pomeridiani e notturni, si presume quindi, in assenza di controllo, vi sono due o tre infermieri, i cosiddetti appartenenti alla “vecchia guardia”, che mostrano atteggiamenti di tale villania da rischiare di compromettere tutto ciò che di buono, altri stanno mettendo in campo. Questi due o tre principini di sangue reale, prestati alle scienze infermieristiche per caso, ai quali, evidentemente, è stata pestata inavvertitamente la coda, pare abbiano il “vezzo” di urlare, imprecare…persino bestemmiare!…I due o tre blasonati, inveiscono contro i malati che, secondo il loro personale giudizio, suonano il campanello una volta di troppo e… non finisce qui,  dal momento che non si fanno scrupolo alcuno, di mettersi a litigare con gli stessi pazienti per futili motivi. Gli ex pazienti che, qualche tempo fa, hanno raccontato le loro “gesta”, sono persone più che attendibili perché, a causa della loro patologia, sono stati costretti a più ricoveri nel corso del tempo…Ovviamente, là dove mancano sia il riguardo che il rispetto per l’altro, non può mancare l’interesse…Infatti sembra che uno di questi prodi infermieri, abbia l’abitudine di distribuire il proprio biglietto da visita ai pazienti dimissionari, ai quali, dopo avere denigrato opportunamente l’operato dei colleghi, propone i suoi servigi, fuori e dentro all’ospedale. Si dice che il “bravo e servizievole” infermiere, venga in Ospedale anche quando non è di turno e soprattutto quando non c’è il coordinatore.  È appena il caso di evidenziare da parte nostra che i pazienti che si sono lamentati, hanno anche avuto parole di elogio ed apprezzamento per gli altri infermieri, limitando appunto le loro rimostranze ad un gruppetto assai ristretto di spacconi. Sarà assai difficile che i risultati sperati giungano in fretta, se non si interviene da parte di chi avrebbe l’autorità per farlo, per una “imparata di creanza” a vasto raggio, che sanifichi e disinfetti dal profondo, le viscere infette del sistema, onde evitare saggi inopportuni di pessima educazione. Hasta la vista!

3 Commenti

  1. oltre a tutto il materiale che approvvigionano in ospedale e poi si fanno pagare lautamente dai pazienti al proprio domicilio. Vergognoso…ma dove sta la finanza e tutti gli altri apparati che dovrebbero sorvegliare e controllare

  2. Non è l’unico reparto dove danno il numero di telefono gli infermieri. In medicina i medici fanno a gara al momento della dimissione a dare il proprio nome e recapito. Specie quelli dello studio privato

  3. Se è per questo a me è capitato che l’infermiere mi ha tolto il vassoio che mi avevano dato dicendo che non dovevo mangiare e lo ha portato nella stanza dei medici. Poi dopo che ho protestato col caposala mi hanno fatto arrivare un altro pranzo. Lo sapete che tutti i vassoi del pranzo che arrivano in più li portano nella stanza in fondo al corridoio dove poi loro vanno a mangiare?

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