SANT’ANGELO IN FORMIS – Dopo aver trattato della città di Capua, dei disturbi d’ansia, del genio multidisciplinare e delle meraviglie della matematica, giunge alla sua puntata n. 5 il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I “Quindici” di Marco Palasciano».
L’incontro, come sempre a ingresso libero, vedrà l’Accademia Palasciania in collaborazione con Naturrà (fattoria, vivaio, punto bio e agribar), nella cui sede – Sant’Angelo in Formis, via Ponte Piazza, seguendo i cartelli – alle ore 18.30 di domenica 25 giugno 2023 si terrà la lezione-spettacolo «C come Codice. Logica, lingue, software, zoé, alea, euristica», con la quale si chiuderà il XXV anno accademico palascianiano.
Si tratterà di vari argomenti relativi alla costruzione di cose meravigliose, naturali o artificiali che siano, spaziando dalla biologia alla scienza cognitiva e dalla linguistica all’informatica, senza andar troppo sullo specialistico ma piuttosto soffermandosi su determinate cognizioni ed esperienze base e sul loro impatto nella formazione filosofica di Palasciano: a esempio la pratica – intrapresa a quindici anni – del programmare in Basic e Assembler lo ZX Spectrum 48K, o il “gioco della vita” ideato dal matematico John Conway, o l’incredibile assenza di finalità nell’evoluzione degli esseri viventi, o il mutare delle lingue nel tempo, o l’inevitabile “imperfezione” della mente umana; il tutto senza cadere né nel materialismo razionalista né nel nichilismo irrazionalista, ma anzi gettando esaltanti fondamenta per le lezioni da tenersi dopo la pausa estiva, che saranno dedicate a ludus, arte, pensiero magico e mistico, filosofia teoretica, utopia e cosí via.
Al termine della lezione, la persona ritenuta più meritevole riceverà in regalo il volume dei «Quindici» di turno: «Fare e costruire».
Saranno intanto disponibili tè verdi e neri, tisane di erbe e infusi di frutta, accompagnati da un assortimento di dolci; tuttavia non sarà obbligatoria alcuna consumazione, e non occorre prenotazione, neanche nel caso che qualcuno voglia restare per cena (le cui pietanze sarebbero a base di prodotti coltivati e raccolti in loco).
Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell’Accademia.