OSPEDALE, LAVANDERIA & CUCINA…PIOVONO  CRITICHE E LAMENTELE…

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(f.n.) E sono ancora i commenti (benedetti siano!) dei lettori che, denunciando un disservizio interno al nostro Ospedale, favoriscono l’approfondimento necessario, affinché si possa risalire ai responsabili ed evitare di sparare nel mucchio. Questa volta sul vetrino, vi sono gli appalti della cucina e della lavanderia che, in diverse occasioni, hanno offerto più di uno spunto alle %name OSPEDALE, LAVANDERIA & CUCINA…PIOVONO  CRITICHE E LAMENTELE…critiche…Per quanto riguarda la cucina, pare che da qualche tempo, i pasti siano serviti in contenitori di alluminio, contrariamente a qualsiasi norma e regola. Inoltre, ricordiamo che fino a poco tempo fa, i pasti venivano serviti in piatti riciclabili, oppure in contenitori biocompostabili, come, ad esempio, avveniva nel periodo dell’epidemia Covid. La protesta all’interno dell’Ospedale, contro la “triste novità” dell’alluminio, sta lievitando velocemente ed aumentando di intensità…ma, fino a questo momento sembra che a nessuno di quei bravi ragazzi, che giocano con le freccette nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, sia punta vaghezza di emettere un sospiro di giusto interessamento e conseguente accoglimento delle contestazioni. Ebbene, se volessimo analizzare le conseguenze negative di questa “bella penzata”, ad iniziare dai costi, dovremmo far mente locale su un dato: se i rifiuti urbani prodotti dall’Ospedale, costituiscono quattro punti percentuali sul computo totale, della raccolta differenziata effettuata dai casertani, a qualcuno viene in mente che tutto questo inutile ed %name OSPEDALE, LAVANDERIA & CUCINA…PIOVONO  CRITICHE E LAMENTELE…“illecito” alluminio, finirà nell’indifferenziata, costandoci di più come smaltimento rifiuti? Ed il paradosso dove lo smaltiamo?, quale paradosso?, quello che la comunità paga per un servizio che non c’è…chiaro? E non finisce qui…Infatti tra le voci, tante, che corrono e si arrampicano lungo le pareti dei reparti e dei corridoi, scansando a malapena le ragnatele e le “frasche” spontanee che nascono e germogliano, che è una bellezza, all’interno dei condizionatori, ne abbiamo individuata una che narra, come da qualche tempo si registrino anche notevoli ritardi, nella consegna dei pasti, soprattutto della colazione…Insomma…ma vi sembra normale che a nessuno interessi un minimo di ordine gestionale e programmatico, in questa specie di terra di nessuno che è diventato il nostro Ospedale?, e cosa dire, ancora una volta, della Lavanderia?, facendo giustizia sommaria di tutto ciò, (e non è poco) di cui abbiamo parlato nel recente passato? Questa volta abbiamo intercettato una nota sindacale di Confintesa Sanità, che rappresenta alla grande, la triste situazione della lavanderia. La OS investita dalle numerose lamentele dei lavoratori, ha segnalato ritardi anche di mesi, relativi alla consegna delle nuove divise al personale neo assunto e nella sostituzione delle divise per evidenti danni materiali da usura. “Tali irregolarità e ritardi – si legge nella nota sindacale – costringono il personale all’utilizzo di divise di fortuna e/o all’acquisto di divise a proprie spese, determinando all’interno dell’Azienda, l’utilizzo di un abbigliamento non idoneo che rende impossibile, il riconoscimento visivo delle diverse figure professionali”.   E laddove la nota, rammentando il gran numero di assunzioni effettuate, dichiara che:… “risulta  quanto mai inammissibile una tale gestione approssimativa e dilettantistica…” ebbene…amigos, come non essere pienamente d’accordo, visto e considerato che l’intero Ospedale, è diretto in maniera dilettantistica? La domanda, ce la va sans dire che sorge spontanea è:…ma… i Rup, i Dec, in quale buio e tenebroso anfratto sostano al momento? E’ legittimo oppure no, conoscere il pensiero dei Dec sulla faccenda? E, sempre i Dec, per caso hanno segnalato alla Direzione generale il mistero dell’apparizione improvvisa dell’alluminio, assieme al resto? E la nostra beneamata dottoressa Ngiulina Annicchiarico, Direttrice sanitaria dell’Aorn,  ha deciso se immergere l’eburneo piedino nel nulla oscuro, che si profila al di là della porta del suo ufficio e da circa due anni, le consiglia di restare al suo posto, guardandosi bene dal fare, anche solo un movimento che potrebbe facilitare il mondo ostile, a riconoscerla? La cara Ds si rende conto che una percentuale di rispetto, del personale ospedaliero, non conosce le sue sembianze se non attraverso le foto che i giornali cercano, trovano e pubblicano?…e, sempre la “cara creatura” di cui sopra, è consapevole che la soluzione di questi problemi e soprattutto il controllo esercitato su questi “fattarielli” ed altro, dovrebbero avere un posto di privilegio nelle sue competenze?, anzi dovrebbero all’occasione diventare “urgenze” per il suo, sicuramente vivido e vivace e presente e attivo, senso di responsabilità?…Qualcuno in sottofondo, siamo certi che a queste “ strane” parole, stia commentando con un poco elegante “seee… seee…aspett…”…ma lei non ci faccia caso…tutto sommato se l’è meritato, non è così? E noi siamo davvero molto preoccupati, al pensiero che sarà lei ad assumere ufficialmente la gestione del nostro Ospedale, nei famosi 45 giorni canonici, come da disposizione del bando… Con questi chiari di luna e Saturno contrario con le sue 100 lune, c’è poco da stare allegri, non le pare? Cosa dice?,…ce la farà a farci piombare all’ultimo posto di quei dodici finalisti del “peggio non si può”? Non sia modesta…noi siamo sicuri che ce la farà di liscio…Hasta la vista!

9 Commenti

  1. Credo che vi lamentate del superfluo. In questo momento l’ospedale, con alcuni reparti in cui è stata cambiata “gestione” con il ricambio di alcuni primari sarebbero dovuti diventare il fulcro del cambiamento e del rinnovamento. Invece si sta registrando un inarrestabile discesa al di sotto dello zero totale. Esempi: neurologia che non ingrana e non va a regime con i numeri del trattamento stroke, in perenne guerra con l’ASL perché gli stroke di Aversa vengono centralizzati tutti al Cardarelli. La chirurgia dei grossi traumi che ha azzerato completamente anche il più banale intervento in laparoscopia ritornando alla preistoria, con pazienti che vengono dimessi dal reparto con la pillola antibiotica e poi corrono da altre parti dove vengono operati per peritonite, la chirurgia oncologica che è totalmente fallita, senza malati in lista d’attesa, una valanga di casini, e risultati pessimi ormai sotto gli occhi di tutti; l’ortopedia e l’otorinolarongoiatria che hanno fatto registrare l’indice di gradimento più basso della storia dell’ospedale con i medici più bravi che o si sono dimessi o si sono trasferiti, e voi vi preoccupate della mensa, della cucina e delle pulizie??? Il nostro ospedale, che diciamocelo, non ha mai brillato, ora ha toccato per davvero il punto più basso di tutta la sua storia ed è in totale decadenza. Puoi ristrutturare e costruire tutti i padiglioni nuovi che vuoi, ma se dentro di essi la gente che ci metti, o che il buon De Luca e tutti i suoi sciagurati scagnozzi ti impongono di metterci, non sa fare il proprio lavoro….., il futuro può essere solo uno: la decadenza ed il declassamento ad ospedaletto di basso rango.

    • Superfluo? In un ospedale sporco aumentano le infezioni, la biancheria non cambiata, una fisica sporca fa aumentaree infezioni. L’aumento dell’indifferenziata porta all’aumento dell’inquinamento…carissima Martina impari a guardare la luna e non il dito che la indica che forse capirà meglio come vanno lette le cose

      • Gentile Maria, ovvio che non penso sia superfluo il problema del sudicio dentro un ospedale. Ma, contestualizzando il problema all’ospedale di Caserta, a fronte di problemi di ancora più assoluta importanza, al momento è un problema leggermente inferiore. Nel senso che, se all’ospedale di Caserta ormai non ci va più nessuno a curarsi….che ci sia lo sporco mi pare un problema un poco poco meno importante. Tutto qui. Il problema non va ignorato e ben vengano le azioni di denuncia e segnalazione fatte da tutti noi. Ed è proprio proprio perché io guardo la luna e non il dito che la indica che sottolineo il fatto che fin quando non si ci sarà una svolta e l’ospedale di Caserta non tornerà ad essere un punto di riferimento per i casertani, probabilmente i malati che mangeranno nelle vaschette di alluminio saranno sempre di meno……

  2. Probabilmente all’incontro nel punto ristoro tra il dg e la Ep non si è parlato solo di punto ristoro ma anche di come risparmiare utilizzando le vaschette di alluminio invece che il biocompostabile. Mancanza di personale per il troppo caldo e la stanchezza, le troppe ferie da consumare e l’incapacità gestionale hanno portato all’esasperazione ed è scoppiata la bomba. Si informi su quello che è successo in cucina nei giorni scorsi e capirà perché sta andando tutto a rotoli non essendoci più il controllo quotidiano

  3. Chissà se dopo questo articolo il dg si chiamerà ditte, dec e rup intorno ad un tavolo e chiederà spiegazioni.
    Forse con i dec dovrebbe esserci qualche igienista a supporto. E qualche. Olta pure la DS. Non crede? O anche il caro gubitosa che invece va solo per cantieri

  4. I dec e i direttori dovrebbero controllare e valutare le condizioni di lavoro dei dipendenti ditte in appalto. Locali fatiscenti con livello di inquinamento batterico altissimo per la lavanderia, locali con scarsa areazione sia per cucina che per lavanderia e pulizie, turni con carichi di lavoro enormi, assenza marcatempo chissà per quale assurdo motivo, mancato turnover del personale per ferie e malattia. Poi bisognerebbe controllare se vengono pagati i giusti contributi e se sul cantiere di Caserta risultano i nomi del personale effettivamente in servizio oppure anche qualche altro che invece non viene mai a lavoro. Chi vuol capire ….

    • I Nas arrivano ma prima di loro arriva l’annuncio. Poi non conoscono i capitolati si limitano a fare controlli di routine

      • Quindi arrivano…
        Prima di loro arriva l’Arcangelo Gabriele?, Annuntio Annuntio Vobis?
        E stamm appost… Non canoscono i capitolati? E se li studiano e fanno il loro dovere…

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