NAPOLI – Soddisfazione per l’esito della raccolta delle firme, a livello regionale e nazionale, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata, è stata espressa oggi dalla Segretaria Generale della Uil Scuola Campania Roberta Vannini che ha sottolineato il forte il contributo della Uil Campania.
Per Vannini, “le oltre 10mila firme raccolte in Campania, sulle 80 mila registrate a livello nazionale, costituiscono un risultato lusinghiero che dimostra che la nostra scuola, quella campana, è viva e vigile rispetto a tutto ciò che potrebbe condizionare negativamente la scuola del Paese, quella pubblica statale!”.
Adesso – spiega -, dopo la consegna al Senato, si aprirà una fase politica che ci auguriamo porti a “fermare” il progetto di regionalizzazione della scuola statale nazionale”.
“In questi mesi – racconta Vannini – ci siamo mobilitati per la scuola nazionale, come abbiamo fatto sempre, attraverso banchetti nelle piazze, assemblee, incontri con le tantissime RSU elette e convegni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e dimostra che il personale della scuola è unito e pronto a battersi in ciò in cui crede – aggiunge Vannini”.
“Ora – prosegue -, come ha anche dichiarato il segretario generale Giuseppe D’aprile, è necessario che il mondo politico batta un colpo, è il momento della verità: chi non è d’accordo con il disegno di legge deve dirlo chiaramente e mostrare una partecipazione reale e convincente. Su questa battaglia chiamiamo tutta la politica campana, senza distinzione di schieramenti, e chi sarà d’accordo con Calderoli per indebolire la scuola del sud sappia che si assume una grande responsabilità nei confronti delle future generazioni”.
“Lo Stato – conclude la Segretaria generale della Uil Scuola Campania – deve mantenere un ruolo centrale nell’istruzione attraverso un modello che sia garanzia di laicità, gratuità e pluralismo che contribuisca a mantenere alto il livello qualitativo dell’istruzione, che rappresenta uno dei principali fattori di crescita economica e sociale di qualsiasi Paese”.