“ITALIA NOSTRA”: LA REGGIA E’ UN BENE PUBBLICO, NON PRIVATO!

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Giancarlo PIGNATARO e1515419990111 150x150 ITALIA NOSTRA: LA REGGIA E UN BENE PUBBLICO, NON PRIVATO!
Giancarlo PIGNATARO

CASERTA – “Italia Nostra sezione “Antonella Franzese” di Caserta esprime la più viva indignazione per quanto accaduto alla Reggia di Caserta”. E’ quanto afferma il presidente – sezione casertana – della più antica (1955) associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali “Italia Nostra”

“Per alcuni giorni – continua il Presidente Giancarlo Pignataro – la galleria della fantastica “veduta a cannocchiale”, i vestiboli (esempi magistrali di nodi architettonici) e lo scalone d’onore (dalla geniale concezione compositiva) sono stati letteralmente presi d’assalto (prima, durante e dopo l’evento) da almeno un centinaio di frenetici addetti (tecnici luci e audio, fioristi, camerieri, cuochi, ecc,) mentre il terzo e quarto cortile venivano invasi da alcune diecine di mezzi di trasporto (carrelli levatoi, montacarichi, camion, furgoni, ecc.). E per fare cosa? Per girare le scene di una grossa produzione cinematografica internazionale? Per ospitare un fantastico concerto dei Pink Floyd? Addirittura per fare da cornice ad un irrinunciabile ricevimento di nozze (che in passato fu negato, tra gli altri, anche a Carlo di Borbone e Camilla Cruciani) con tanto di magniloquente addobbo floreale sul monumentale scalone, come se non fosse già scenografico e sfarzoso di suo.

E’ inconcepibile quanto accade in un bene monumentale che tutto il mondo ci invidia con un tariffario che rende la Reggia più conveniente anche dell’ultimo agriturismo della provincia! La questione però ancora una volta non è dei numeri ma della qualità del servizio educativo-culturale. E’ più importante che il facoltoso di turno sborsi 30 o 200 milaeuro per un banchetto privato (feste di compleanno incluse)? O che le orde di visitatori della prima domenica di ogni mese comprendano meglio la bellezza dei luoghi che li ospitano? Ma anche questi sono gli effetti della DEFORMA Franceschini!

La misura è colma! – termina l’architetto Pignataro – Basta con le sperimentazioni di Felicori, chiediamo le immediate dimissioni dell’attuale direttore. Fare cassa non può essere l’unica priorità e il sito UNESCO casertano merita più rispetto! Italia Nostra denuncerà all’UNESCO le condizioni in cui viene tenuta e usata questa straordinaria risorsa del Mezzogiorno, vanto delle nostre terre.