PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI CASERTA E BENEVENTO E LA DIOCESI DI CERRETO SANNITA-TELESE-SANT’AGATA DE’ GOTI

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Immagine 2 PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI CASERTA E BENEVENTO E LA DIOCESI DI CERRETO SANNITA TELESE SANT’AGATA DE’ GOTIMercoledì 15 febbraio 2023 la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento ha siglato un protocollo d’intesa con la Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti per la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico-artistico ed architettonico di Sant’Agata de’ Goti e il recupero del complesso monumentale della Cattedrale, dei “Luoghi Alfonsiani”, dell’Episcopio e del Seminario con l’annessa Chiesa di Maria SS. di Montevergine.

Il Soprintendente arch. Gennaro Leva e il Vescovo mons. Giuseppe Mazzafaro hanno gettato le basi, questa mattina, per la realizzazione di un itinerario di arte, cultura e religione nel centro storico cittadino, che possa far conoscere il patrimonio religioso, artistico-culturale e religioso della Città.

Sarà quindi un’azione di sviluppo programmatica congiunta, messa in campo attraverso la promozione, la ricerca e la realizzazione di progetti di ricerca, di restauro e di analisi archeometriche conoscitive preliminari agli interventi conservativi, di valorizzazione e fruizione dei beni di interesse artistico, architettonico e religioso presenti sul territorio della Diocesi.

Nel territorio del Comune di Sant’Agata de’ Goti insistono diversi siti, monumenti e beni immobili di proprietà della Diocesi di interesse storico archeologico e religioso, risalenti ad epoche differenti, a testimonianza dell’antica civiltà sviluppatasi nel territorio della Diocesi, che possono rappresentare un volano di crescita e di sviluppo del territorio e delle comunità ivi insistenti, che, allo stato, registrano un importante decremento demografico determinato dalla diminuzione delle nascite e dalla emigrazione/immigrazione soprattutto delle giovani generazioni.

In particolare, l’area del Duomo si articola tra le piazze S. Alfonso e Umberto I, secondo un tipico impianto medievale con spazi spesso frammentati o chiusi per ricavare originari e suggestivi invasi spaziali, rappresentativi di scorci oltre che monumentali anche di rilevanza paesaggistica e scenica, degni di tutela.

E’ dunque intenzione della Soprintendenza coadiuvare e condividere con la Diocesi un percorso rivolto al recupero dell’intero sito monumentale, favorendo lo sviluppo turistico territoriale, nell’ambito degli attrattori religiosi culturali, sia nel superiore interesse pubblico sia in conformità agli obiettivi finalizzati al recupero della tradizione storico-culturale e religiosa della comunità di Sant’Agata de’ Goti, contribuendo all’individuazione di tutte le misure che diano la più sollecita attuazione agli obiettivi del protocollo d’intesa.