NEUROMED, DIETA RICCA DI POLIFENOLI PUO’ RIDURRE RISCHIO STENOSI LOMBARE

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Emilia Ruggiero 1 300x300 NEUROMED, DIETA RICCA DI POLIFENOLI PUO RIDURRE RISCHIO STENOSI LOMBAREPOZZILLI – Mangiare cibi ricchi di polifenoli, sostanze naturali presenti in frutta, verdura, noci e vino, potrebbe essere vantaggioso per la stenosi spinale lombare grave (LSS), una condizione in cui il canale spinale si restringe a causa di cambiamenti legati all’età.

Sono i risultati di una ricerca nata, nell’ambito del Progetto PREFACE, dalla collaborazione tra il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione e il Dipartimento di Neurochirurgia dell’I.R.C.C.S. Neuromed. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nutrients, ha messo a confronto 156 pazienti con stenosi lombare grave, che necessitavano di intervento chirurgico, con 312 persone sane che avevano partecipato allo studio epidemiologico Moli-sani. Tutti i partecipanti avevano risposto a un questionario sulle loro abitudini alimentari. In questo modo è stato possibile calcolare quanti polifenoli fossero presenti nella loro dieta.

“Confrontando i dati sull’alimentazione seguita dai due gruppi – dice Emilia Ruggiero, ricercatrice del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione – abbiamo potuto vedere come le persone con un’alimentazione ricca di polifenoli, soprattutto quelli delle categorie di flavonoidi e stilbeni, avessero un minor rischio di stenosi lombare grave rispetto a quelle che ne assumevano meno”.

“La stenosi lombare grave – dice il professor Gualtiero Innocenzi, Responsabile dell’Unità di Neurochirurgia 1 del Neuromed – è una condizione spesso invalidante. I sintomi clinici principali sono dolore alla parte bassa della schiena, formicolio e dolore alle gambe, con deterioramento della forza muscolare e difficoltà a camminare. Una sintomatologia che può diventare così grave che la chirurgia diventa un’opzione necessaria. Si tratta di un processo il più delle volte legato all’invecchiamento ma che, come per tante altre patologie, può essere combattuto con un sano stile di vita, soprattutto con l’attività fisica. Questa ricerca mostra come anche lo stile alimentare possa dare il suo contributo”.